Made in China Files

In Uncategorized by Gabriele Battaglia

Donald Trump stupisce e incuriosisce la Cina: è la dimostrazione delle pecche della liberaldemocrazia occidentale. I rapporti tra Cina e Usa miglioreranno, dice il premier Li Keqiang. Kfc apre a Lhasa e scatena nuove polemiche tra il Tibet e Pechino. Un ritratto del nuovo presidente birmano Htin Kyaw.

Donald Trump e la Cina di Gabriele Battaglia

Il Global Times imputa l’ascesa inarrestabile del tycoon razzista e populista statunitense alle imperfezioni della liberaldemocrazia occidentale. La Cina guarda sempre più con stupore, curiosità e qualche ironia il probabile candidato repubblicano alla Casa Bianca e c’è chi si chiede se tutto sommato non sia meglio di Hillary Clinton.



In Cina e Asia – Rapporti tra Cina e Usa miglioreranno con qualsiasi Potus di Redazione
 

I titoli della rassegna di oggi:

– Li Keqiang: «I rapporti con gli Usa andranno migliorando indipendentemente da chi vincerà le elezioni»
– Condannato a 15 anni di carcere lo statunitense «ladro di propaganda» in Corea del Nord
– Monache contro la discriminazione di genere all’interno del buddismo tibetano
– Madre Teresa sarà santa: canonizzazione prevista per il 4 settembre
– Dopo il furto telematico di 81 milioni di dollari, si dimette il governatore della Banca centrale del Bangladesh

Kfc apre a Lhasa: polemiche tra Cina e Tibet di Simone Pieranni 

Nel 1987 fu la prima catena di fast food straniera ad entrare in Cina (oggi ha ha più di 5.000 punti vendita in oltre 1.100 città cinesi). E ora, dopo un decennio di riflessioni, il primo negozio Kentucky Fried Chicken (Kfc) ha aperto a Lhasa, in Tibet. In ballo ci sono motivazione economiche, di branding internazionale e di apertura della regione autonoma a investimenti stranieri. E come ogni cosa che riguarda il Tibet, non poteva mancare la polemica e lo scontro tra tibetani e governo centrale di Pechino.

Chi è Htin Kyaw, nuovo presidente del Myanmar di Marco Zappa

Htin Kyaw è il nuovo presidente del Myamar. È il primo presidente proveniente dalla società civile dopo più di cinquant’anni. Ma soprattutto è un uomo molto vicino a Aung San Suu Kyi, figura di riferimento per i democratici birmani, e vera leader del paese.