Le nuove regole dell’internet cinese: ci saranno nuovi controlli sui contenuti pubblicati online. Su Pyongyang ci sono progressi tra Washington e Pechino (con le altre notizie del giorno). La condizione dei condannati a morte nelle carceri giapponesi. Riforme strutturali per dare fiato ai mercati cinesi.
Le nuove regole per l’internet cinese di Simone Pieranni
La Cina ha rilasciato nuove regole per la pubblicazione di contenuti (ma anche video, giochi, ecc.) online. Si tratta di una nuova manovra di controllo su quanto viene diffuso in rete. Benché ancora nebulosa in molti dei suoi punti, il nuovo regolamento va verso il concetto di «sovranità della rete» come inteso da Pechino: un internet totalmente a disposizione della propaganda, senza alcuna critica nei confronti del Partito.
In Cina e Asia – Pechino e Washington fanno progressi sul caso Pyongyang di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– Cina e Usa fanno progressi su questione Corea del Nord
– In Cina si consuma sempre di più
– La battaglia alla corruzione in Cina prende di mira la propaganda
– Caso Jnu a New Delhi: due studenti si consegnano alla polizia
– Facebook censura il topless indonesiano
– In Giappone il premier Shinzo Abe crolla nei sondaggi di popolarità
Il limbo del condannato, la pena capitale nel Sol Levante di Riccardo Berti
Siamo abituati a pensare alla pena di morte come alla più assoluta e grave punizione che gli ordinamenti contemporanei possano comminare al soggetto il quale ne viola i più basilari principi. Spesso non ci si sofferma però su come le concrete modalità di esecuzione della sanzione capitale possano aggiungere una ragguardevole cifra di dolore ad una pena già esiziale.
In Cina riforme strutturali per ridare fiducia ai mercati di Gabriele Battaglia
«Jishi huiyixing», alla lettera «reattività tempestiva». Sembra la scoperta del just-in-time un trentennio dopo il «metodo Toyota» dei dirimpettai giapponesi, ma è proprio questo l’appello fatto il weekend scorso dal premier Li Keqiang a tutte le agenzie governative, per fare fronte ai problemi dell’economia nazionale.