Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

La crescita economica cinese è sempre più lenta, ma la sua posizione nell’economia mondiale è sempre centrale. La nostra consueta rassegna quotidiana da Cina e Asia con in primo piano i primi avvertimenti da Pechino a Taiwan a stretto giro dall’insediamento di Tsai Ing-wen. Zhang Dejang, membro del Politburo pechinese, prova a ricucire lo strappo con Hong Kong. E infine il Partito del Congress indiano che sembra avere smarrito la direzione. Il nostro punto quotidiano.

Dragonomics – Una Cina stanca, ma economicamente centrale di Andrea Pira 

Nonostante il ritmo di crescita più contenuto dall’ultimo quarto di secolo, la Cina continuerà ad avere un ruolo fondamentale nell’economia globale. Per gli analisti di Hsbc, i mutamenti nelle abitudini dei consumi cinesi e del modello di sviluppo avranno effetti sul resto del mondo.

In Cina e Asia – Pechino: «Taiwan riconosca il principio una sola Cina» di Redazione 

I titoli della rassegna di oggi:

– Pechino: «Taiwan riconosca il principio una sola Cina»
– Robotica alla cinese: Midea diventa azionista di maggioranza di Kuka
– Alto tasso di criminalità tra i left-behind children
– Allarme ambientale nel Mar cinese meridionale
– Hipster con caratteristiche cinesi
– Obama in Vietnam: via l’embargo sulle armi
– La star filippina Jaclyn Jose migliore attrice a Cannes 2016

Cina-Hong Kong, Zhang Dejiang prova a ricucire di Gabriele Battaglia 

Il numero tre del potere cinese ha utilizzato il grimaldello delle prospettive economiche legate alla nuova Via della Seta per tranquillizzare – se non sedurre – la popolazione dell’ex colonia britannica. Ha anche detto che il principio «un Paese, due sistemi» non è in discussione. Un strategia di dubbio successo.

Indian National Congress cercasi disperatamente di Matteo Miavaldi 

Giovedì 19 maggio si è concluso il conteggio dei voti che hanno interessato gli stati di Assam, West Bengal, Kerala, Pondicherry e Tamil Nadu, dove si votava per le elezioni del governo locale. L’esito del voto, senza grosse sorprese, delinea una serie di elementi utili per capire il contesto politico indiano attuale, dove il Bharatiya Janata Party (Bjp) continua la sua parabola ascendente, i partiti locali stravincono negli stati più grandi e l’Indian National Congress (Inc) diciamo che non sta colando a picco, ma si è proprio messo a scavare. Anticipando un problema macroscopico di vuoto politico per le prossime nazionali del 2019.