Sessanta milioni di sterline per comprare l’Aston Villa. Tony Xia Jiantong è il cinese che ha comprato il 100 per cento della società di calcio inglese. Poche parole e annunci, subito i fatti. E il South China Morning Post racconta la sua storia, in attesa dello scontro cinese in Premier tra Aston Villa e Manchester City, entrambi team, da oggi, con soci cinesi.Si è discusso molto dell’interesse dei cinesi per il calcio, nuova frontiera di investimento e soft power per Pechino. Anche in Italia si è parlato a lungo di acquisizioni (per il Milan, ad esempio) ma al momento nessun atto concreto è stato effettuato.
Diverso il discorso per Tony Xia Jiantong, quarantenne uomo d’affari dal Zhejiang, nella Cina orientale, che ha sborsato 60 milioni di sterline per comprarsi una squadra di calcio della Premier League.
Secondo il South China Morning Post, «pochi dettagli a parte la figura del titolo dell’acquisto sono stati resi pubblici, con i riflettori che si spostano su Xia e la sua rete di aziende».
«Sembra che più imprenditori stiano seguendo questo percorso – accumulare ricchezza attraverso la speculazione dei mercati dei capitali, realizzare obbiettivi politici, e, infine, rendere il loro business più grande e indiscutibile», ha detto un analista con sede a Shanghai con un fondo comune di proprietà dello Stato.
Del resto l’interesse per il calcio da parte dei cinesi c’è, è vivo, ed è stato ampiamente spinto proprio dal presidente cinese, Xi Jinping, grande appassionato del football.
Secondo la stampa locale, Xia è divenuto noto alle cronache cinesi quando lo scorso dicembre una società quotata controllata dal milionario cinese, la Lotus Health Industry Holding Group, nominò Xi Yinping, cugino del presidente Xi Jinping, come amministratore indipendente.
Un colegamento con le alte sfere non da poco, benché la nomina venne presto ritirata, perché si era acceso un dibattito «scomodo» un po’ per tutti. «Il rapporto annuale di Lotus Health rilasciato nel mese di aprile ha mostrato una perdita netta di 508 milioni di yuan dopo che i ricavi sono scesi del 11,41 per cento rispetto all’anno precedente a 1,78 miliardi di yuan».
Questi eventi non hanno fermato Xia, perché secondo l’annuncio fatto dall’Aston Villa sul suo sito internet ufficiale, Xia ha comprato la squadra con capitale privato di Recon Group, un’azienda controllata dallo stesso Xia.
Recon Group possiede anche una partecipazione di controllo in cinque società quotate nella borsa di Hong Kong e cinesi, oltre a diverse società private «che impiegano 35.000 persone in 75 paesi».
Nel sito ufficiale la Recon Group si presenta come un conglomerato multinazionale che opera in vari settori tra i quali energie rinnovabili e tecnologie.
Teamax, «il braccio tech del gruppo», lo scorso gennaio è stata quotata a Shenzhen, con una valutazione che destò qualche sospetto, perché rappresentava trenta volte il patrimonio netto dell’azienda.
Xia entra così a far parte della grande famiglia cinese che investe nel calcio: all’inizio dello scorso anno, il magnate cinese Wang Jianlin ha acquistato una quota del 20 per cento dell’Atletico Madrid per 45 milioni di euro e in precedenza, la statale China Media Capital ha acquisito per 400 milioni di dollari una quota di proprietà del Manchester City.
[Scritto per Eastonline]