La ‘nuova’ relazione tra potenze

In by Simone

«L’uomo impaziente, si dice in Cina, non può mangiare il tofu caldo». Un modo per affermare che spesso un approccio radicale alle cose, non porta a buoni risultati. E’ il motto con il quale la Cina esce dal quinto round degli incontri per il dialogo strategico ed economico con gli Stati Uniti.
Di solito – negli anni passati – si era parlato di affari: investimenti, mercati e naturalmente di aree di influenza. Quest’anno però le delegazioni avevano alle spalle lo scandalo Prism, con la fonte di tutto lo scandalo, Edward Snowden, in aeroporto a Mosca, dopo aver soggiornato per alcuni giorni a Hong Kong, ovvero in Cina.

Un motivo di attrito che si protrae dalla fuga di Snowden a Mosca e che nell’incontro faccia a faccia tra i politici americani e cinesi, non ha mancato di fare sentire la propria importanza. «L’economia è l’economia, la politica è la politica, così come il lavoro è una cosa e la vita privata un’altra», ha glissato Wang Yang, vice premier cinese, per rispondere alle domande circa le frizioni tra Usa e Cina.

«Gestione delle differenze» ha poi specificato Wang Yang, che passa per essere uno tra i più liberali tra i politici cinesi, per descrivere le giornate di colloqui. Pazienza e attesa da parte cinese, a confermare la diffidenza ormai apparentemente incolmabile tra i due paesi.

Non sono infatti mancate stoccate senza troppi giri di parole. Gli Stati Uniti per bocca del Segretario di Stato William Burns hanno specificato di essere rimasti «delusi per come le autorità di Pechino e Hong Kong hanno gestito il caso Snowden, che ha minato il nostro sforzo per costruire la fiducia necessaria».

Il responsabile per gli esteri del Consiglio di stato cinese Yang Jiechi ha replicato che le azioni di Hong Kong sono state prese nel pieno rispetto della legge, attraverso «un comportamento irreprensibile».

Ad avvicinare le due potenze, sembra essere servito poco l’incontro informale tra Xi Jinping e Obama lo scorso giugno: il concetto di xin daguo guanxi, ovvero di una nuova relazione tra grandi potenze, ad ora è uno slogan cinese, riportato anche in patria; la verità dice di due paesi che al momento non si intendono quasi su nulla, anche perché gli Usa sembrano accusare la forza e la determinazione della Cina.

Sul caso Snowden inoltre, durante gli incontri sono arrivate le nuove indiscrezioni del Washington Post. Secondo quanto riportato dal quotidiano americano, funzionari dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale, off the record, si sarebbero detti molto preoccupati circa la possibilità che Snowden abbia avuto accesso a file riservati che riguarderebbero anche attività di spionaggio contro politici cinesi. Il che naturalmente renderebbe la Cina ancora più forte nel campo ormai aperto della guerra sulla sicurezza informatica.

Non solo Snowden e sicurezza informatica, ma anche temi geopolitici: al riguardo il quotidiano cinese Global Times ha specificato che gli Usa hanno fatto troppo poco per smuovere la situazione. Il quotidiano si riferisce all’area del Pacifico dove l’azione degli Usa è stata molto imponente, con la Cina che ha manifestato più volte il proprio fastidio.

In questo ambito si tratta di un muro contro muro, destinato a ripetersi nel tempo; nel frattempo la Cina ha provveduto a svolgere le esercitazioni marittime più importanti e grandi della sua storia con la Russia. Ad irritarsi è stato il Giappone – le esercitazioni si sono svolte in quello che viene chiamato «mar del Giappone» – e anche Washington non ha preso i giochi di guerra sino russi con grande entusiasmo.

Infine c’è l’aspetto economico dell’incontro strategico. Al riguardo i media nazionali hanno riportato pareri positivi: in questo la volontà dei due paesi sarebbe quella di avere più accesso l’uno al mercato dell’altro, ma naturalmente anche in questo caso i sospetti la fanno da padrone.

Al termine dei lavori si è comunque provveduto a riprendere i dialoghi circa trattati commerciali che permettano ai due paesi di investire nei mercati nazionali. «La Cina ha annunciato l’intenzione di negoziare un trattato di alto livello che includerà tutte le fasi di investimento in tutti i settori; si tratta di un passo avanti significativo» ha detto il Segretario del Tesoro Usa, Jack Lew.

[Scritto per il Manifesto; foto credits