India – Modi in Australia, Fiji e Myanmar

In by Gabriele Battaglia

Fiori, inchini e ministri fedeli hanno accolto questa mattina Narendra Modi al rientro dal suo tour de force: nove giorni in tre paesi. In Australia per il G20, in Myanmar per il vertice della Association of South East Asia Nations (Asean) e alle Fiji per sondare eventuali possibilità commerciali. Riordianare alcuni appunti è utile per non perdere il filo dell’attivismo del nuovo primo ministro indiano.
Prima tappa: il G20 in Australia

Senza dubbio la visita più fruttuosa. Ospite molto gradito, Modi ha tenuto un discorso davanti al parlamento australiano ricordando quanto l’India tenga in grande considerazione i rapporti con l’Australia. Due nazioni che non possono che collaborare per svilupparsi a vicenda. “L’India sarà, secondo le esigenze, una fonte per competenze di standard globale oppure il centro della vostra produzione all’estero”.

Il punto più importante, ancora una volta, è stato quello sul nucleare. Da settembre l’Australia ha rotto le sue riserve ed è uno dei principali fornitori dell’uranio che alimenta le centrali indiane. Modi, però, ha invitato il premier Tony Abbott a riflettere sulla possibilità di investire nel miglioramento degli impianti.

Le centrali nucleari indiane sono piuttosto datate, fatto che le rende poco produttive. I costi e le competenze necessarie per la costruzione di nuovi reattori costringono il primo ministro Indiano a trovare dei partner esteri pronti a dividere gli investimenti. Un obiettivo che, per ora, non sembra essere stato raggiunto.

I due premier si sono lasciati con la promessa di portare a conclusione un accordo di libero scambio commerciale tra le rispettive nazioni entro la fine dell’anno prossimo, con l’obiettivo di superare gli attuali dodici miliardi di euro.

A latere del summit, Modi ha incassato inviti e fiducia da parte di molti capi di stato, primi fra tutti la tedesca Angela Merkel ed il principe saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud.

Seconda tappa: le isole Fiji

Qui per il nucleare non c’è spazio, ma il posto è bellissimo e Modi lancia la sua proposta: invitare i grandi produttori di Bollywood a girare i loro film nell’arcipelago. Giungla, acqua cristallina, spiagge bianche e resort da favola. Cosa si può avere di meglio per un film?

Vedere le Fiji sul grande schermo, inoltre, potrebbe trasformarle in una delle destinazioni turistiche privilegiate per la crescente classe media indiana.

Vacanze a parte, Modi ha aperto una linea di credito verso le isole pacifiche del valore di 60 milioni di euro per la costruzione di un impianto di produzione energetica e garantito supporto per la digitalizzazione delle comunicazioni.


Terza tappa: Myanmar

Dal suo profilo twitter Modi dichiara: “Ho avuto un ottimo incontro con il Presidente Thein Sein. Abbiamo parlato in modo esteso di diversi aspetti delle nostre relazioni bilaterali”.

Il discorso si è focalizzato sulla necessità di migliorare i mezzi e le modalità di collegamento tra i due paesi come, per esempio, l’assenza di un volo diretto tra India e Myanmar. Protagonista della riunione, però, è stata la possibile costruzione della cosiddetta “autostrada trilaterale”: una strada – o un sistema di strade – volto a congiungere India-Myanmar-Thailandia e lungo la quale far sorgere grandi aree industriali.

Dopo aver promesso al presidente birmano di impegnarsi per migliorare ed aumentare gli scambi commerciali e culturali tra i due paesi, Modi ha incontrato la storica leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi.

Dopo alcuni mesi di governo e diversi viaggi sono chiare alcune linee guida del progetto economico del governo Modi. Offrire all’estero le competenze indiane, invitare le grandi compagnie a produrre in India con tutte le agevolazioni del caso, incrementare le relazioni commerciali e garantirsi l’approvvigionamento di energia. Meglio se nucleare.

*Daniele Pagani (@paganida) laureato in Storia contemporanea all’Università degli Studi di Siena, vive a New Delhi dall’inizio del 2014 e ha concluso un internship presso il quotidiano nazionale The Hindu. Il suo blog è Impicci.