Lo Zijin Mining Group ha nascosto per oltre una settimana una fuoriuscita di liquami tossici dalla miniera di rame di Zijinshan, riversatisi in un fiume del Fujian, nella Cina sudorientale. Lunedì il primo produttore d’oro cinese fu costretto a fermare l’impianto, la contaminazione ebbe però inizio il 3 luglio e durò almeno 24 ore.
“Volevamo evitare il panico e capire le cause dell’incidente”, ha detto un dirigente della Zijin allo ‘Yangtse Evening News’, per giustificare la mancanza di informazioni.
In un primo momento l’azienda aveva collegato la perdita alle forti piogge che da settimane colpiscono il Sud del Paese. Ma, ha ammesso oggi al ‘China Daily’il portavoce, Zhao Jugang: “le cause dell’incidente sono da cercare dentro l’impianto”. La perdita, ha riferito il quotidiano, sarebbe dovuta a una falla nella membrana impermeabile del serbatoio di scolo dei liquami.
Sebbene la compagnia abbia assicurato che non c’è pericolo per le falde idriche, i 60mila abitanti della zona hanno paura. L’acqua, hanno detto, "è bluastra e maleodorante." Ma preoccuparli è soprattutto la moria di pesci, più di 1.000 tonnellate sono state avvelenate dai rifiuti. Per i pescatori locali il danno economico è stato di 5 milioni di yuan, (circa 570mila euro). Soldi, ha riferito l’agenzia Xinhua, che la Zijin dovrà risarcire
A maggio il ministero per l’Ambiente avvertì sette aziende legate al gruppo minerario della necessità di attrezzare i propri impianti per adeguarsi agli standard di sicurezza imposti dal governo contro l’inquinamento.
Due anni fa, ha ricordato la Xinhua, un incidente simile lasciò senza acqua 210mila persone vicino a Dandong, nel nord della Cina, e causò la chiusura di una miniera della Zhongjin Gold.
Nel 2005 oltre 3 milioni di persone rimasero senza acqua ad Harbin per l’esplosione di un impianto della Jilin Petrochemical Company, controllata della statale China National Petroleum, che riversò nel fiume Songhua 100 tonnellate di benzene. L’incidente portò alle dimissioni dell’allora direttore dell’Agenzia per l’Ambiente, Xie Zhenhua.
[Anche su NTNN] [Foto: Abel Cheung]