In tempi di distanziamento sociale, per i single l’amore passa online

In Cina, Economia, Politica e Società by Redazione

“Come mai non c’è nessuno online?” Una finestra aperta sul sito mostra una donna seduta al tavolo, con la testa parzialmente in ombra. “32 anni, Shanghai” recita una scritta subito sotto. Accanto,un’altra finestra vuota è in attesa di un pretendente pronto a pagare 2 yuan per entrare in chat.

Sopra la sua pagina, una paffuta donna dai capelli rosa (e con un po’ troppi filtri di bellezza a perfezionare eccessivamente il suo viso) prepara una cena fumante: è la matchmaker, la responsabile degli incontri. “Aspetta”, dice ridendo. “Qualcuno arriverà!”

Ogni giorno,milioni di cinesi usano applicazioni e siti per incontri online,in cerca di un partner da sposare. Questo mercato in crescita ha attirato l’attenzione del pubblico in seguito a un report lanciato da un sito di buisness news, 36Kr, il giorno del festival Qixi, cioè San Valentino in Cina.

La piattaforma Yi Dui, che suona come “coppia” in cinese, ha più di 40 milioni di iscritti ed è stata una dei pionieri nel campo, sin dal 2018. Le piattaforme di incontri online sono state adottate in varie forme da moltissime aziende tecnologiche cinesi, da giganti come Tencent o Alibaba alle più piccole, come Kuaishou e Yingke.

Per una piccola tassa, i pretendenti possono provare a corteggiare solitarie damigelle. Possono essere anche contattati direttamente dai responsabili degli incontri, soprattutto se sono inclini a fare regali come coroncine rosa, rose rosse o fiammanti Porsches arancioni. Il regalo più costoso di questo tipo, un’antica coppia in vesti rosse, è costata ben 2,888 yuan.

Per rompere il ghiaccio a volte i matchmaker devono essere un po’ persuasivi, in modo gentile o spesso più fermo, così che magari la coppia si scambi i numeri di telefono, chatti in privato o addirittura vada a un appuntamento off-line. Per ogni coppia riuscita, il matchmaker ottiene un punto.

Mentre app per appuntamenti come Tantan e Momo sono rivolte a un pubblico giovane che vive in grandi città, quelle come Yi Dui si rivolgono anche a single di città più piccole, dei sobborghi o della campagna e come riportato anche su 36Kr nel 2018, è proprio in questi luoghi che risiede l’80% dei single in Cina.

Secondo un gruppo di ricerca di Pechino specializzato in matrimonio e famiglia, per 8000 single in piccole città il matrimonio è il primo motivo di stress, più della pressione sul lavoro o dei problemi finanziari.

“La chat è molto alla mano, spesso sono i due single a fare la maggior parte del lavoro”, dice Yu Bao’er,matchmaker.

Yi Dui funziona più o meno come TikTok: gli utenti possono scorrere e riaggiornare la pagina principale con le varie chat rooms. In un attimo,vediamo una finestra in basso a sinistra con un uomo abbronzato e di bell’aspetto che è entrato nella chat con una trentaduenne- che indossa un fantastico pigiama con una fantasia di giornali. La matchmaker è nella finestra sopra di loro e osserva pazientemente. “Appena saputo che eri a Shanghai non ho potuto non scriverti. Ma a Pechino o nell’appartamento accanto,l’unica cosa che conta è che ci sia chimica tra noi”. La donna fa un sorrisetto.

Di solito, su Yi Dui, durante la chat la donna rimane sola con il matchmaker per fare due chiacchiere mentre l’uomo va e viene. I matchmaker non sono assunti da Yi Dui, ma sono a loro volta degli utenti e, dopo aver ottenuto l’incarico, possono prendere parte del denaro dagli utenti maschili. Se sono particolarmente bravi possono anche avere degli allievi e guadagnare attraverso le loro entrate.

Yu Bao’er, matchmaker su Yi Dui ed ex cantante su Kuaishou, ha detto a 36Kr che passa online 10 ore al giorno- ma riferisce che non è stancante come cantare, e che ora guadagna 50,000 yuan al mese. Ha avuto ben 10,000 apprendisti.

Su Kuaishou il procedimento è un po’ diverso: i single chiamano il matchmaker per telefono e parlano dei requisiti che vorrebbero nel partner. Alcune livestreams,le dirette, possono svolgersi all’aperto, magari con i pretendenti in attesa in pubblico per presentarsi.

In Cina il matrimonio è una questione molto antica e importante, regolata dagli interessi familiari più che dall’amore, quindi per i matchmaker è un grande impegno negoziare tra due famiglie quando magari non hanno nemmeno lo stesso status sociale. Inoltre, dal ’49, con l’arrivo del comunismo in Cina, anche lo Stato ha preso parte alla questione, con le unità di lavoro (danwei) che si occupano di combinare matrimoni e affidare case agli sposi. Ovviamente, con l’avvento di internet, tutto ciò è diventato un business a scopo di lucro; tuttavia, causa costi spropositati e metodi eccessivamente tradizionali, molte imprese di questo tipo hanno chiuso.

Sembra che i single provenienti dai sobborghi abbiano tanti aspetti positivi quanto negativi: un tratto decisamente a loro sfavore è provare a fare delle app di appuntamenti una fonte di marketing e guadagno. Ovviamente, le prede di queste persone vengono ripetutamente piantate in asso. “Sono come locuste”, dice il fondatore di Xiang Xiang, un’altra app di incontri online, che ha scovato ben 55.000 account falsi.

In ogni caso, nonostante le difficoltà, queste app vengono ancora usate da persone che veramente sperano di trovare un partner online, magari perchè nella vita di tutti i giorni non hanno tempo di farlo in modo più “tradizionale”. Le agenzie di appuntamenti hanno anche il vantaggio di esaminare gli utenti – per esempio, per vedere che non siano già sposati.

“Le persone che incontriamo o conosciamo attraverso amici spesso non hanno fretta di sposarsi, dice Tang “ma andando in queste agenzie di appuntamenti, si trovano persone  estremamente desiderose di sposarsi. É una garanzia.”

Traduzione a cura di Beatrice Stancato

[fonte Sixth Tone]