In Cina e in Asia – L’Iran aderisce alla Via della Seta

In by Simone

L’Iran si mette in scia dell’espansione commerciale cinese per migliorare le proprie infrastrutture. A Guangzhou un team di biologi è riuscito a manipolare con successo del Dna umano, scatenando entusiasmo in patria e critiche all’estero, che fanno il paio con la caccia alle streghe occidentali accusate di revisionismo storico sulle campagne militari di epoca Qing. E poi i costi della protezione ambientale in Cina, la moda rurale delle spogliarelliste ai funerali (!) e le imminenti esecuzioni per i trafficanti stranieri in Indonesia.
CINA – L’Iran dice sì alla Via della Seta

La cintura economica della Via della Seta come piattaforma su cui estendere la propria rete di distribuzione energetica e le infrastrutture. È questo il progetto dell’Iran, che per spedire gas e petrolio a est e a ovest sposa senza indugi il “grande sogno cinese”. Ali Asghar Khaji, ambasciatore iraniano in Cina, sostiene che l’Iran può espandere la sua rete di ferrovie, strade, porti, telecomunicazioni ed energia avvalendosi degli investimenti legati alla nuova Via della Seta: “Aiuterebbe la sicurezza e lo sviluppo regionale", ha detto Khaji al South China Morning Post.

Esiste già un gasdotto che dall’Iran arriva al confine pakistano, ma lì si interrompe per mancanza di fondi e per i timori di Islamabad verso sanzioni Usa. Ora, dati anche i migliori rapporti con Washington, Tehran pensa che la Cina potrebbe finanziare il prolungamento del “tubo” fino a casa sua. L’ambasciatore sostiene anche che l’iniziativa “One Belt, One Road” potrebbe finanziare la costruzione di un gasdotto che dall’Iran attraversi Iraq e Siria ed Europa, un progetto a rischio a causa della guerra civile siriana e delle sanzioni finanziarie contro la Siria. La speranza è che gli investimenti riducano i conflitti.

CINA – Manipolazione genetica


Foto credit: channel4.com

Un team di scienziati cinesi ha per la prima volta manipolato con successo DNA umano in un embrione, suscitando orgoglio in patria ma polemiche in Occidente.
L’equipe del professor Huang Junjie, biologo dell’università Sun Yat-sen di Guangzhou, ha utilizzato una tecnologia all’avanguardia per "penetrare" un gene responsabile della beta talassemia, una grave malattia del sangue piuttosto diffusa tra i bambini nel sud della Cina.

Ma lo studio ha causato scandalo nella comunità scientifica e le riviste Nature e Science hanno rifiutato la pubblicazione della ricerca sollevando obiezioni etiche. Sulla rivista Protein & Cell, gli autori hanno invece dichiarato di essere a conoscenza delle questioni etiche e hanno difeso la propria ricerca in nome del bene che può apportare, aggiungendo di avere utilizzato embrioni scartati dagli ospedali e di un tipo comunemente usato già da anni nella ricerca scientifica.

Zhao Shimin, biologo dell’università Fudan di Shanghai si spinge più in là: “Manipolare il DNA umano è inevitabile. La tecnologia è già stata utilizzata sulle piante, sugli animali, e il prossimo passo sarà l’uomo”.

CINA – Cina imperiale o imperialista?

La Cina imperiale fu anche “imperialista”? Il dibattito apparentemente accademico è divenuto anche politico dopo l’attacco che Li Zhiting, storico cinese, ha portato dal sito dell’Accademia delle Scienze Sociali a tre rappresentanti della “nuova storiografia Qing” statunitensi (Crossley, Elliot, Millward), rei secondo lui di avere definito “invasione” la conquista di Xinjiang, Tibet e Mongolia Interna in epoca Qing (1644-1911).

Da qualche mese, nelle università cinesi è partita la caccia contro le influenze straniere e una lettura della storia che si discosta dalla linea ufficiale dà fastidio. Secondo la versione consentita, non si trattò di invasione in quanto le tre regioni periferiche appartenevano “naturalmente” alla Cina.

CINA – I costi dell’aria e dell’acqua pulite

La Cina ha bisogno di 2mila miliardi di Rmb (320 miliardi di dollari Usa) per risolvere i propri problemi ambientali in base agli standard stabiliti dal ministero dell’Ambiente. Lo dice un rapporto ella Banca centrale cinese, che osserva come il budget attuale copra solo il 15 per cento dei costi complessivi. Per cui – si dice – ci vogliono strumenti finanziari nuovi per fare fronte al fabbisogno, tra cui prestiti, emissione di bond e fondi speciali per i progetti verdi. Ma il modello che va per la maggiore è quello dello “scambio delle emissioni” già sperimentato in Occidente. Attualmente, esistono in Cina sette progetti pilota a livello locale, si punta a unificarli in un coerente piano nazionale entro il prossimo anno.

CINA – Niente spogliarelliste ai funerali!


Foto credit: nationalgeographic.com

In occasione di alcuni funerali, nella Cina rurale, le inconsolabili vedove – che evidentemente conoscono bene i gusti dei compianti mariti – affittano spogliarelliste che effettuano performance attorno alla salma. Pare che serva ad attirare più gente. Evidentemente sta diventando una moda, tant’è che ieri il ministero della Cultura (chissà perché proprio quello) ha tuonato il suo divieto, affermando che collaborerà con la polizia per mettere fine alla pratica.

Da parte sua, l’agenzia Nuova Cina commenta: “Lo spogliarello è illegale in Cina. Avere ai funerali spettacoli ESOTICI di questa natura evidenzia le trappole della vita moderna, per cui vanità e snobismo prevalgono sulle tradizioni”.

INDONESIA – Le esecuzioni di stranieri sono imminenti

Le esecuzioni di diversi stranieri accusati di traffico di droga in Indonesia sono imminenti. Jakarta ha convocato gli ambasciatori dei Paesi coinvolti. È il segnale dell’avvicinarsi del plotone d’esecuzione per i condannati nel braccio della morte. Tra loro anche due australiani considerati la mente dei cosiddetti "nove di Bali", un gruppo fermato sull’isola con oltre otto chili di eroina nel 2006.

La possibilità che i due siano giustiziati ha aperto uno scontro diplomatico tra Canberra e Jakarta. Il governo indonesiano del presidente Joko Widodo è al centro delle critiche, dopo essere sembrato sordo alle richieste di clemenza. Il capo di Stato si era presentato come un riformatore aperto e tollerante.

[Foto credit: scmp.com]