In Cina e Asia – Transizione energetica: Xi guarda all’idrogeno

In Notizie Brevi by Alessandra Colarizi

I titoli di oggi:

  • Transizione energetica: Xi guarda all’idrogeno
  • Olimpiadi: Xi incontra Thomas Bach
  • L’anticorruzione travolge le big tech
  • Xi promette 500 milioni di aiuti all’Asia centrale
  • Pechino depura la rete per il capodanno
  • 5 giorni di detenzione per violenza domestica, il web cinese insorge
  • Fight Club “con caratteristiche cinesi”

La transizione energetica è stata il tema al centro di un’importante sessione di studio del Politburo, presieduta da Xi Jinping. Il presidente ha rimarcato la necessità di accompagnare la riduzione dei combustibili fossili con l’impiego di nuove fonti energetiche: l’idrogeno si è guadagnato per la prima volta una menzione speciale. Secondo il resoconto ufficiale, il presidente ha rimarcato come il processo verso la neutralità carbonica deve essere graduale e deve tenere conto delle specificità locali delle varie aree del paese. Nonostate il tema, gli analisti hanno rimarcato l’assordante assenza di specialisti,. mentre tra gli speaker: figurano i vicepremier Liu He e Hu Chunhua, il segretario di Shanghai Li Qiang, e il capo del partito di Tianjin, Li Hongzhong. Presente anche il comitato permanente del politburo, fatta eccezione per Zhao Leji, l’uomo dell’anticorruzione. Troppo indaffarato a ingabbiare le tigri o c’è dell’altro?

Olimpiadi: Xi incontra Thomas Bach

A meno di due settimane dall’inizio dei Giochi, Xi Jinping ha ricevuito personalmente il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach. L’incontro, il primo con un ospite straniero dall’inizio della pandemia, è avvenuto presso la Diaoyutai State Guesthouse. Bach ha lodato la Cina per l’ottima organizzazione, nonostante i disagi causati dalla pandemia. Nonostante le rigide misure anti-Covid, Xi e Bach – che si è sottoposto a soli tre giorni di quarantena – si sono tolti la mascherina. L’ultimo ospite di Xi era stato l’ex presidente mongolo Khaltmaa Battulga nel febbraio 2020. Tra il Covid e la campagna di boicottaggio lanciata da Washington, la platea dei Giochi è piuttosto sguarnita. Spiccano però i nomi del presidente russo Vladimir Putin, del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e del presidente polacco Andrzej Duda. Intanto, come da tradizione, attivisti e accademici si sono visti chiudere o limitare gli account WeChat nelle ultime settimane. Accade spesso in Cina che in concomitanza con eventi importanti le voci scomode vengano allontanate dalla capitale e o sottoposte a rigidi controlli.

L’anticorruzione travolge le big tech

Tencent Holdings, la più grande società cinese di social media e videogiochi proprietaria di WeChat, ha licenziato quasi 70 dipendenti per episodi di corruzione e appropriazione indebita lo scorso anno, mentre 10 persone sono state segnalate alle autorità per negligenza. Lo ha dichiarato martedì l’azienda, aggiungendo inoltre di aver sospeso la collaborazione con 13 società. Tencent ha lanciato la sua campagna di rettificazione interna nel 2019, ma l’annuncio arriva mentre l’attenzione della commissione disciplinare del pcc è rivolta proprio al settore tecnologico. Solo pochi giorni fa, l’agenzia aveva preannunciato “nessuna pietà” per “l’espansione disordinata del capitale”. Ed è proprio con questa accusa che stamattina l’ex segretario di Hangzhou, Zhou Jiangyong, la metropoli che ospita il quartier generale di Alibaba, è stato espulso dal partito. Il caso del funzionario era stato immortalato pochi giorni fa nella docu-serie sulla corruzione Tolleranza Zero. Diversi elementi lasciano intendere che i comportamenti illeciti abbiano coinvolto il gruppo di Jack Ma.

Xi promette 500 milioni di aiuti all’Asia centrale

La Cina si è impegnata a incrementare i commerci con l’Asia centrale da 50 a 70 miliardi di dollari entro il 2025. E’ quanto annunciato ieri dal presidente cinese Xi Jinping in occasione di un video-incontro per i 30 anni dall’istituzione delle relazioni tra Pechino e le cinque ex Repubbliche sovietiche. Secondo il comunicato ripreso dalla Xinhua, inoltre, “il governo cinese fornirà una sovvenzione da 500 milioni di dollari ai paesi dell’Asia centrale a sostegno dei programmi di sostentamento e offrirà 5.000 opportunità di seminari e workshop per aiutare i paesi dell’Asia centrale a formare professionisti nei settori della sanità, riduzione della povertà per lo sviluppo agricolo, connettività, tecnologia dell’informazione per rafforzare lo sviluppo autogenerato.” Xi ha poi ribadito il sostegno contro le interferenze esterne negli affari nazionali e i tre Mali (terrorismo, separatismo ed estremismo)

Il meeting è avvenuto mentre la regione era attraversata da un’interruzione della rete elettrica senza precedenti. Il blackout si è verificato in Kazakhstan, Kirghizistan e Uzbekistan e, secondo il servizio stampa del gestore della rete elettrica di Nur-Sultan, sarebbe stato originato da un sovraccarico della linea di transito kazakha. L’agenzia di stampa “Akipress”, citando fonti locali, ha suggerito che il guasto sarebbe stato provocato da un non meglio precisato incidente sulla rete elettrica regionale. il ministro dell’Energia del Kirghizistan, Doskul Bekmurzaev, ha annunciato che sarà istituita una commissione d’inchiesta internazionale per accertare le cause.

Pechino depura la rete per il capodanno

Con l’avvicinarsi del capodanno lunare, l’autorità di regolamentazione del cyberspazio cinese ha lanciato una campagna per combattere i contenuti “nocivi” in rete. Cyberbullismo e rumors, ma anche pettegolezzi e truffe online.  La Cyberspace Administration of China (CAC) ha affermato che la stretta, della durata di un mese, punta a creare un clima “sano e festoso” in concomitanza con le celebrazioni per il nuovo anno. Sotto la lente delle autorità ci sono anche le attività diseducative dei fan club e le celebrità perseguite per comportamenti illegali. Secondo il comunicato, le star indisciplinate saranno bandite dalla scena pubblica per tutta la durata dei festeggiamenti.

5 giorni di detenzione per violenza domestica, il web cinese insorge
Un nuovo caso di violenza domestica ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica cinese. Mentre il caso di Peng Shuai continua a far parlare, la moglie di un dirigente di un’azienda statale dello Shaanxi ha pubblicato in rete il video dell’aggressione subita per mano del marito. L’episodio sta facendo discutere da giorni per la spietatezza e le circostanze: l’uomo ha agito in presenza della figlia piccola e con la copertura della madre. Ma è soprattutto la risposta della polizia ad aver scatenato la rabbia dei netizen. L’aggressore è stato infatti rimesso in libertà dopo appena 5 giorni di detenzione. Celebrata inizialmente come una vittoria delle donne, la prima legge contro le violenze domestiche entrata in vigore nel 2016 prevede infatti che il colpevole venga trattenuto massimo 20 giorni. Per l’approvazione di punizioni più severe è necessario che la vittima abbia riportato lesioni gravi o che l’aggressore abbia agito con intenzioni criminali, il che è tutto da provare. Anche grazie al #metoo il tema degli abusi è di costante attualità sui social cinesi. L’hashtag creato per rilanciare il caso dello Shaanxi  è stato visualizzato 3,6 milioni di volte su Weibo.
Fight Club “con caratteristiche cinesi”

Solo messaggi positivi ed educativi. L’industria culturale cinese è chiamata a rispettare la strategia discorsiva imposta dal partito/stato.quella che e una tendenza in corso da anni negli ultimi tempi è diventata una vera ossessione. I risultati sono spesso dissonanti, anacronistici e anche un po’ ridicoli. E’ il caso di Fight Club. Il celebre film di David Fincher , recentemente trasmesso sulla piattaforma di streaming Tencent Video, ha subito un insolito restyling nel finale. Laddove nell’originale il personaggio di Edward Norton uccide il suo alter ego immaginario Tyler Durden – interpretato da Bred Pitt – e contempla la distruzione dei palazzi del potere,  la nuova armonizzata presenta un lieto fine. Riproposta l’uccisione di Durden, la scena dell’esplosione viene invece sostituita da uno schermo nero con la didascalia: “La polizia ha rapidamente capito l’intero piano e arrestato tutti i criminali, impedendo con successo l’esplosione della bomba”, mentre  Tyler viene mandato in un manicomio per sottoporsi a cure psicologiche e successivamente dimesso. La versione armonizzata ha immediatamente suscitato l’indignazione degli spettatori cinesi, che hannno definito il retsyling “scandaloso”.Non è chiaro se sia stata un’iniziativa del governo  o dei produttori che spesso apportato modifiche per non finire sotto la scure della censura.

A cura di Alessandra Colarizi