In Cina e Asia – Scandalo vaccini illegali in Shandong

In by Simone

I titoli della rassegna di oggi:

– Scandalo vaccini illegali in Shandong
– La Banca centrale cinese aveva chiesto aiuto alla Fed per affrontare la crisi dell’estate 2015
– General Motors continuerà ad investire nel mercato automobilistico cinese
– Nepal e Cina: tre linee ferroviarie per fare concorrenza al monopolio indiano
– Netizen thailandesi contro i turisti cinesi «incivili»Scandalo vaccini illegali in Shandong

Le autorità della provincia dello Shandong, nella Cina orientale, lunedì 21 marzo hanno pubblicato una lista di vaccini «problematici» venduti in 18 province del paese dal 2011. L’agenzia governativa Xinhua ha spiegato che l’assunzione dei vaccini in questione potrebbe causare disabilità permanenti o la morte, alimentando i sospetti circa una serie di decessi apparentemente inspiegabili di bambini vaccinati occorsi negli ultimi anni.

A capo del racket di vaccini ci sarebbero state due donne che, secondo le prime ricostruzioni, dal 2011 avrebbero acquistato da fonti legali e illegali grosse quantità di vaccini, rivendendole al dettaglio ad agenti illegali o centri di prevenzione locali, senza trasportarli o conservarli adeguatamente. Xinhua indica che le autorità stanno ritirando dal mercato i vaccini «problematici» (per un valore di 88 milioni di dollari) e hanno diramato una circolare in cui chiedono la collaborazione di distributori e compagnie farmaceutiche.
Nonostante le autorità fossero al corrente del racket dallo scorso mese di aprile, l’annuncio è stato fatto solo venerdì, al quale sono seguite le proteste dei netizen cinesi.

La Banca centrale cinese aveva chiesto aiuto alla Fed per affrontare la crisi dell’estate 2015

L’agenzia Reuters ha ottenuto una serie di email che prova i contatti tra la Banca centrale cinese (Pboc) e la Federal Reserve statunitense durante la crisi delle borse cinesi dello scorso anno. La Pboc, alle prese con il crollo dei listini nazionali, aveva contattato via email la Fed chiedendo «aiuto» e consigli su come affrontare la situazione, attingendo dall’esperienza passata della Fed all’epoca del «Black Monday» di Wall Street del 1987 (crollata del 20 per cento in un giorno)

Gli analisti della Fed, dopo una riunione lampo, stabilendo che il crollo della borsa cinese avrebbe avuto ripercussioni sensibili sull’economia americana avrebbero deciso di condividere con la Pboc alcuni «documenti pubblici» (286 pagine) relativi alle mosse intraprese dalla Fed nel 1987.

Lo scambio, secondo Reuters, prova l’apprensione cinese rispetto alla propria situazione finanziaria e l’evidenza che, pur in periodo di crisi, i due istituti non hanno condiviso «segreti».


General Motors continuerà ad investire nel mercato automobilistico cinese

Il presidente di General Motors (Gm) Dan Ammann, durante una conferenza stampa, ha chiarito che gli investimenti della compagnia nel mercato cinese saranno portati avanti nonostante la «maturazione» del mercato cinese. Un eufemismo per indicare il rallentamento generale dell’economia della Repubblica popolare, che ha segnato la crescita più lenta degli ultimi 25 anni.

Nonostante il rallentamento, gli analisti indicano che il mercato automobilistico cinese continuerà a crescere tra il 3 e il 5 per cento annuo fino al 2020, una tendenza che Ammann ha descritto come «eccezionale» per Gm sia nel breve, sia nel medio termine.

Gm intende lanciare sul mercato cinese 60 nuovi modelli di automobile nei prossimi cinque anni, di cui almeno 10 modelli a «energia verde» entro il 2020. Secondo le previsioni, il mercato automobilistico cinese quest’anno crescerà del 6 per cento, in aumento rispetto al 4,7 per cento dello scorso anno.

Nepal e Cina: tre linee ferroviarie per fare concorrenza al monopolio indiano

Lunedì 21 marzo si è tenuto a Pechino un incontro tra il primo ministro nepalese K.P. Oli e il premier cinese Li Keqiang, la prima visita ufficiale del capo del governo himalayano dopo la crisi nepalese causata dal blocco petrolifero informale imposto da New Delhi a Kathmandu, rientrato qualche settimana fa.

La Cina avrebbe acconsentito a valutare la realizzazione di due nuove linee ferroviarie in Nepal, di cui una transfrontaliera, in aggiunta al potenziamento di una terza che già valica il confine nepalese col Tibet. Progetti che sarebbero precondizione per aumentare gli scambi bilaterali, in una manovra che potrebbe avere ripercussioni dirette sui rapporti commerciali del Nepal con l’India.

Al momento, Kathmandu importa dall’India tutto il fabbisogno energetico e petrolifero del paese: una condizione che, durante il blocco dei mesi scorsi, ha mostrato tutti i limiti della dipendenza del Nepal dalle risorse indiane.

Il governo nepalese, che già aveva temporaneamente importato petrolio dalla Cina trasportato attraverso le strade impervie dell’Himalaya, col potenziamento delle infrastrutture che collegano il paese alla Cina ha intenzione di acquistare il 33 per cento delle 1,8 tonnellate di petrolio di cui ha bisogno annualmente proprio da compagnie cinesi.

Durante la visita sono stati firmati anche 10 protocolli d’intesa, su – tra le altre – un accordo di libero scambio bilaterale e la realizzazione di un aeroporto nei pressi di Pokhara, nota meta turistica nepalese.


Netizen thailandesi contro i turisti cinesi «incivili»

Nei giorni scorsi un breve video di 30 secondi è stato condiviso viralmente sui social network thailandesi. Le riprese mostrano un gruppo di turisti cinesi che si avventa sul buffet di un hotel di Chiang Mai, in Thailandia, per poi lasciare gran parte del cibo intonso una volta terminato il pasto.

Le immagini sono state commentate da diversi netizen thailandesi e cinesi, che hanno criticato la cultura dello spreco esemplificata dalla condotta del gruppo di turisti, aggiungendo diversi aneddoti «dell’orrore» sempre relativi a comitive di cinesi in viaggio all’estero.

Il problema dei «turisti cinesi incivili» nei mesi scorsi è arrivato fino ai piani alti del governo cinese, che è stato «costretto» a pubblicare un vademecum delle buone maniere indirizzato ai turisti cinesi in viaggio oltreconfine.