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In Cina e Asia – Primo incontro tra Xi e il premier giapponese Fumio Kishida

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Primo incontro tra Xi e il premier giapponese Fumio Kishida
  • La Cina potrebbe ospitare il 3° forum BRI nel 2023
  • La “prosperità comune” chiama, i titani tech rispondono
  • Cina: gli aiuti allo sviluppo crescono del 40%
  • Il calo delle cripto getta El Salvador tra le braccia di Pechino 
  • La Corea del Nord lancia missile balistico intercontinentale

Xi Jinping e Fumio Kishida si sono incontrati giovedì a Bangkok, a margine del vertice APEC, in un contesto di progressivo deterioramento delle relazioni bilaterali. Si tratta del primo incontro di persona da quando il premier giapponese è entrato in carica, nonché il primo vertice a livello di leadership dei due paesi negli ultimi tre anni. Il presidente cinese ha affermato che “l’importanza delle relazioni sino-giapponesi non è cambiata e non cambierà”, rimarcando il ruolo dei due paesi a livelli regionale e globale ed evidenziando l’esistenza di “interessi comuni” e “spazio per la cooperazione”. Le due parti hanno previsto inoltre una visita in Cina da parte del ministro degli Esteri giapponese.

Tuttavia, Yoichiro Sato, professore alla Ritsumeikan Asia Pacific University in Giappone, ritiene che Tokyo non abbia ottenuto “nessuna concessione tangibile” da Pechino riguardo le sue questioni di interesse. Kishida ha infatti sollevato “serie preoccupazioni” in merito alle manovre militari cinesi intorno alle contese isole Diaoyu/Senkaku e alle esercitazioni seguite alla visita di Nancy Pelosi a Taiwan di agosto, che hanno previsto il lancio di missili balistici cinesi nella ZEE giapponese.

In un discorso pronunciato poco dopo il suo arrivo nella capitale thailandese, Xi ha affermato inoltre che “l’Asia-Pacifico non è il cortile di casa di nessuno e non deve diventare un’arena per la competizione tra grandi potenze”, in un riferimento non esplicito agli Stati Uniti.

La Cina potrebbe ospitare il 3° forum BRI nel 2023

La Cina sta pensando di ospitare il terzo forum sulla Nuova via della seta per la cooperazione internazionale il prossimo anno. Lo ha annunciato Xi Jinping nel suo intervento al vertice della Cooperazione economica per l’Asia-Pacifico (Apec), in corso a Bangkok, specificando che lo scopo dell’iniziativa è dare slancio allo sviluppo della regione Asia-Pacifico e del resto del mondo.

La Cina ha tenuto le precedenti edizioni del forum rispettivamente nel 2017 e nel 2019, per poi sospendere definitivamente i lavori durante la fase più acuta della pandemia di Covid-19. Al summit thailandese, Xi ha ribadito la disponibilità del gigante asiatico a condividere le sue opportunità di sviluppo, evidenziando l’importanza di cooperazione, rispetto reciproco e solidarietà per favorire il progresso regionale e globale.

Cina: gli aiuti allo sviluppo crescono del 40%

Secondo un nuovo database sviluppato dall’Università di Gottinga, dall’Istituto Kiel per l’economia mondiale in Germania e dall’Università di Groningen nei Paesi Bassi, l’anno scorso il valore degli aiuti elargiti da parte cinese a paesi terzi è cresciuto del 40% rispetto al 2020, sfiorando 1,3 miliardi di dollari. A trainare, i prodotti medici e farmaceutici, la cui domanda è cresciuta esponenzialmente durante la pandemia. I dati raccolti evidenziano un forte nesso tra il valore delle donazioni e lo stato delle relazioni diplomatiche che i paesi beneficiari intrattengono con Pechino. “Il riconoscimento di Taiwan come Stato sovrano squalifica quasi completamente un Paese dal ricevere gli aiuti cinesi”, hanno sottolineato i ricercatori. Tra il 2017 e settembre 2022, i principali beneficiari sono stati Cambogia, Pakistan, Tagikistan e Etiopia.

Andreas Fuchs, professore all’Università di Gottinga, ha inoltre sottolineato una progressiva centralizzazione della cosiddetta “diplomazia dei vaccini”, gestita quasi totalmente dal governo di Pechino, rispetto alla “diplomazia delle mascherine” della prima fase della pandemia, che è ruotata attorno alle donazioni private di aziende e individui facoltosi. Non sono stati registrati particolari incrementi degli aiuti alimentari, che si sono mantenuti su livelli simili a quelli pre-pandemia.

La “prosperità comune” chiama, i titani tech rispondono

Anche a livello domestico, crescono le donazioni a scopo filantropico, che raggiungono la cifra record di 10 miliardi di dollari. Secondo la Hurun China Philanthropy List 2022, nel corso dell’ultimo anno i fondatori di tre big tech cinesi hanno destinato oltre 2 miliardi di dollari ciascuno a iniziative benefiche, allontanandosi parallelamente dalla scena pubblica. In vetta alla classifica, Richard Liu Qiangdong, fondatore del marketplace JD.com, gigante dell’e-commerce secondo solo ad Alibaba, con 2,05 trilioni di dollari in donazioni. Wang Xing, fondatore e amministratore delegato della piattaforma per le consegne a domicilio Meituan, conquista la seconda posizione, con il trasferimento a giugno dello scorso anno di circa un decimo delle sue partecipazioni nell’azienda alla sua fondazione filantropica a sostegno dell’istruzione e della ricerca scientifica. Segue Lei Jun, cofondatore e amministratore delegato di Xiaomi, con 2 miliardi di dollari di donazioni.

I titani del settore tecnologico rispondono dunque prontamente all’appello alla “prosperità comune” riportato in auge negli ultimi anni da Xi Jinping, con l’obiettivo di ridurre il divario di ricchi e poveri e di spingere i titani del settore tecnologico a mettersi al servizio dell’agenda nazionale e dello sviluppo sociale.

 

Il calo delle cripto getta El Salvador tra le braccia di Pechino

Lo scorso sabato, l’exchange di criptovalute FTX ha dichiarato bancarotta. Nella stessa giornata, il presidente Nayib Bukele ha annunciato che El Salvador firmerà un accordo di libero scambio con la Cina. Lo scorso anno, lo stato centro-americano è divenuto il primo paese al mondo ad adottare il bitcoin come moneta legale, promettendo l’emissione di obbligazioni garantite dalla criptovaluta per ripagare il debito nazionale e prevedendo che il suo valore avrebbe raggiunto i 100.000 dollari. Tuttavia, il crollo del bitcoin, insieme ad inflazione e recessione galoppanti, non ha fatto che peggiorare la situazione fiscale del paese. Il vicepresidente Félix Ulloa ha reso noto che la Cina intende acquistare i 21 miliardi di dollari di debito estero del paese. Tuttavia, secondo l’economista Luis Membraño, la mossa “rappresenterebbe un riallineamento totale della politica estera salvadoregna”, segnando una rottura netta con l’alleato statunitense.

La Corea del Nord lancia missile balistico intercontinentale

La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico che, secondo Corea del Sud e Giappone, sarebbe un modello intercontinentale (Icbm). Secondo il ministero della Difesa nipponico, il vettore, lanciato intorno alle 10:14 locali (le 2:14 in Italia), sarebbe diretto nella zona economica esclusiva a largo dell’isola di Hokkaido, nel nord del Giappone. Il premier nipponico Fumio Kishida ha definito il lancio “assolutamente inaccettabile”. Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha chiesto l’implementazione di sanzioni più dure contro il regime del Nord.

A cura di Michelle Cabula; ha collaborato Alessandra Colarizi