In Cina e Asia – Petizionisti a Pechino

In by Gabriele Battaglia

Almeno mille petizionisti sarebbero a Pechino, nella zona di Tiananmen in attesa dell’apertura dell’Assemblea nazionale del popolo. Altre "tigri" si nascondono dall’anticorruzione. Tra pochi giorni iniziano le esercitazioni congiunte tra Corea del Sud e Usa, appuntamento che fa innervosire Pyongyang. Espulso un ambientalista spagnolo dalla Cambogia. Meno turisti cinesi a Hong Kong. CINA – Petizionisti a Pechino

Secondo alcune fonti sono almeno mille i petizionisti che si aggirano nei dintorni di Tiananmen in attesa dell’apertura dell’Assemblea nazionale del popolo, l’appuntamento annuale che riunisce i “parlamentari” della Repubblica popolare. I lavori si apriranno il 5 marzo, mentre il suo l’organo consuntivo (Cppcc) si riunirà già un paio di giorni prima. 
Questo tipo di incontri ufficiali sono da sempre un magnete per i cosiddetti petizionisti, ovvero quei cinesi che hanno subito un torto da un’autorità locale e vengono a presentare il reclamo direttamente nella capitale. Un’usanza che risale al sistema imperiale e che gode ancora di una certa fortuna. Le statistiche ufficiali del 2013 (gli ultimi dati disponibili) parlano di una media di 22mila “petizioni” ricevute ogni giorno. Un numero che fa riflettere soprattutto se si pensa che almeno moltissimi dei reclami e dei petizionisti vengono fermati e arrestati illegalmente prima che arrivano nella capitale. 

CINA – Anticorruzione: ci sono ancora tigri che si nascondono

“Alcuni chiedono che venga posto un termine alla campagna contro la corruzione e per il miglioramento degli stili di lavoro perché hanno paura che potrebbe spingersi troppo in la se dovesse continuare” recita un commento sul sito dell’ormai potentissima Commissione disciplinare del Partito.
E continua: “Questo genere di argomenti va seriamente contrastato”. Poi cita i casi di Zhou Yongkang e Xu Caihou (i livelli più alti finora raggiunti dalla campagna anti corruzione) per dimostrare come i funzionari corrotti possano essere ben nascosti nel Partito comunista. Cos’è, come funziona e da chi è diretta la Commissione disciplinare.

COREA DEL SUD – Verso le esercitazioni congiunte con gli Usa


Foto credit: rt.com

Gli Stati uniti e la Corea del Sud si preparano alle esercitazioni militari annuali che inizieranno il prossimo 2 marzo. E già si prevede una reazione da parte della Corea del Nord. Il punto di vista delle due parti è infatti fondamentalmente diverso: per Seul e Washington si tratta di operazioni di natura difensiva; per Pyongyang invece si tratta di prove d’invasione.
Le operazioni denominate “Key Resolve” e “Foal Eagle” dureranno rispettivamente 12 giorni e otto settimane. Nel primo caso si tratta di una simulazione computerizzata, mentre nel secondo, si tratta di un’esercitazione che coinvolge decine di migliaia di militari tra truppe di terra, d’aviazione e di marina.
Nel 2013, le operazioni scatenarono la rabbia della Corea del Nord che minacciò nuovi test nucleari e la rottura della linea di comunicazione militare aperta con il Sud. A gennaio di quest’anno, la Corea del Nord ha promesso una moratoria sui test nucleari in caso di cancellazione del programma di esercitazioni militari, parole percepite come una minaccia da Washington. 

CAMBOGIA- Espulso ambientalista spagnolo

La Cambogia ha espulso un ambientalista spagnolo in quello che è considerato l’ennesimo caso di repressione del dissenso. Alejandro Gonzalez-Davidson, cofondatore di Mother Nature, era attivo nelle campagne contro la costruzione di una diga in un’area protetta nel sudovest del Paese.Di recente il primo ministro cambogiano Hun Sen ha festeggiato il 30esimo anno al potere.

CINA – Capodanno cinese, meno turisti ad Hong Kong


Foto credit: canadianbusiness.com

Evidentemente le tensioni tra cinesi del continente e hongkonghesi hanno agito nel profondo. Il numero dei turisti cinesi che ha visitato l’ex colonia britannica durante le vacanze per il capodanno cinese è diminuito per la prima volta in vent’anni
Il dipartimento dell’immigrazione di Hong Kong ha registrato una leggera inflessione (-0,16 %) dei turisti cinesi che sono entrati in città. Un’inflessione che fa però riflettere se si guarda la tendenza degli ultimi anni in cui si è registrato un aumento di almeno il dieci per cento ogni anno. 

[Foto credit: rfa.org]