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In Cina e Asia – Olimpiadi: La Cina porta a casa il sesto oro

In Notizie Brevi by Alessandra Colarizi

I titoli di oggi:

  • Olimpiadi: La Cina porta a casa il sesto oro
  • Ucraina: la Cina chiede “razionalità”
  • Censurati 100 ex studenti della Peking University: chiedevano chiarezza sul caso della donna in catene
  • Come la Cina diventerà una potenza dell’istruzione entro il 2035
  • Hong Kong: arrestata ex  star del Cantopop per “sedizione”
  • Corea del Nord: compleanno in montagna per Kim Jong-il
  • Aumenta la spesa militare in Asia

Con la sua sesta medaglia d’oro, la Cina ha superato il suo record personale alle Olimpiadi invernali. Merito dello snowborder Su Yiming, appena diciassettenne, che ieri ha raggiunto il primo gradino del podio nello snowboard big air assicurando alla Cina la sua dodicesima medaglia ai Giochi di Pechino 2022. La Cina è ora al sesto posto nel medagliere olimpico con sei ori, quattro argenti e due bronzi; la performance migliore dai Giochi di Vancouver 2010. Orgogliosa del successo, la stampa statale non ha mancato di associare il trionfo sportivo allo status internazionale ottenuto dal paese. “Sempre più cinesi si rendono conto che la Cina non è solo un paese con storia antica e culture tradizionali, ma anche una grande potenza in grado di aprire la strada a un futuro condiviso dell’umanità”, spiega il Global Times attribuendo questo stato d’animo soprattutto alla generazione Z, cresciuta nell’era della crescita a due cifre e quindi più ottimista . Secondo gli esperti, il Team Cina può ancora competere per almeno quattro medaglie d’oro in diverse discipline, tra cui il freeski halfpipe femminile – dove la star Gu Ailing -è in grande vantaggio, la staffetta di pattinaggio di velocità su pista maschile, sci aereo e pattinaggio artistico in coppia.

Ucraina: la Cina chiede “razionalità”

Le autorità di Pechino hanno fatto sapere che l’ambasciata cinese a Kiev continuerà ad operare regolarmente. “Invitiamo tutte le parti alla razionalità”, ha chiarito ieri il ministero degli Esteri cinesi ribadendo non solo la propria neutralità nella crisi. Ma suggerendo anche piena fiducia nelle rassicurazioni di Putin, dopo il ritiro delle truppe russe. Mentre diversi analisti occidentali tendono ad associare una potenziale guerra in Europa a un ripiegamento americano dall’Indo-Pacifico, i benefici per la Cina sarebbero probabilmente inferiori ai rischi. Il SCMP, ha raccolto il commento di alcuni analisti cinesi, alcuni vicini all’esercito popolare di liberazione e notoriamente più inclini a mantenere posizioni muscolari. Oltre ai costi economici, Zhang Tuosheng, ex ricercatore di questioni strategiche presso la PLA National Defense University, sottolinea come “ovviamente non vogliamo [un’invasione]. Abbiamo strette relazioni con la Russia e manteniamo buone relazioni con l’Ucraina”. Intanto il Giappone avverte delle possibili ripercussioni per l’Asia. Secondo il ministro degli Esteri Yoshimasa Hayashi, un’alterazione dello status quo in Europa creerebbe un minaccioso precedente. Allusione all’eventualità che prendendo coraggio da un’invasione russa  in Ucraina, Pechino finisca per provare a fare lo stesso con Taiwan.

Censurati 100 ex studenti della Peking University: chiedevano chiarezza sul caso della donna in catene

Mentre il caso della donna disabile tenuta in catene continua a infiammare il web, i censori cinesi hanno rimosso dal web una lettera aperta con cui cento ex studenti della prestigiosa Università di Pechino chiedevano al governo indagini più approfondite e nuove politiche per combattere il traffico di essersi umani. Nelle ultime ore nuovi dettagli sul controverso caso hanno messo in risalto nuove incongruenze nella versione rilasciata dalle autorità. Nonostante il riserbo dei media statali, negli scorsi giorni la storia della donna aveva ottenuto diffusione virale su Weibo, ispirando peraltro stridenti parallelismi con i toni apologetici utilizzati dalla propaganda cinese per esaltare un’altra figura femminile: quella di Gu Ailing, cresciuta a San Francisco da una famiglia benestante con saldi rapporti politici.

Come la Cina diventerà una potenza universitaria entro il 2035
La Cina ha rilasciato un piano per diventare una potenza dell’istruzione universitaria entro il 2035. Realizzato dai ministeri dell’Istruzione e delle Finanze, insieme alla Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma, il programma elenca 147 università e più di 300 discipline – dall’ingegneria alle scienze sociali passando per gli studi di marxismo – che dovranno raggiungere lo status “di prima classe”. L’annuncio segue la selezione, avvenuta lo scorso anno, delle 12 migliori università cinesi. Gli atenei saranno tenuti a creare nuove facoltà dedicate allo sviluppo di tecnologie di nuova generazione in previsione delle perduranti pressioni americane.
Hong Kong: arrestata ex  star del Cantopop per “sedizione”
Tommy Yuen, ex membro della boyband E-Kids, convertito all’attivismo, è stato arrestato ieri dalla polizia per la sicurezza nazionale di Hong Kong con l’accusa di sedizione e riciclaggio di denaro. Il cantante è sospettato di aver “incitato” i residenti dell’ex colonia britannica a odiare il governo al fine di cambiarne il sistema politico. Il fatto sarebbe avvenuto durante un concerto tenuto l’anno scorso, durante il quale il 41enne ha pronunciato la controversa frase “Liberate Hong Kong Revolution of Our Times”. La star del Cantopop è anche tacciata di aver raccolto circa 1 milione di dollari di Hong Kong(172.500 S$) in donazioni per “aiutare gli altri manifestanti” arrestati durante le proteste pro-democrazia. Secondo gli esperti, il caso conferma l’impiego della legge sulla sicurezza nazionale per colpire reati d’opinione. Yuen non è il primo cantante a finire in manette. La stessa sorte era toccata lo scorso dicembre a Denise Ho, accusata di sedizione.
Corea del Nord: compleanno in montagna per Kim Jong-il
Festeggiamenti inusuali per l’80esimo anniversario della nascita di Kim Jong-il, padre dell’attuale leader Kim Jong-un. Invece della tipica parata militare nel centro di Pyongyang, le celebrazioni si sono tenute stamani nella città alpina di  Samjiyon, al confine con la Cina e nei pressi del monte Paektu, la montagna sacra da cui la famiglia Kim rivendica le proprie origini. Il nuovo centro, interessato negli ultimi anni dalla costruzione di hotel, nuove unità residenziali e un complesso sciistico, rientra tra i progetto urbani avviati dal leader nordcoreano per sostenere la crescita economica del Regno eremita. Tanto da essere stato definito “un’utopia socialista”. Le immagini della cerimonia pubblicate dall’emittente statale mostrano cittadini con le mascherine assistere a uno spettacolo pirotecnico e un plotone di funzionari in divisa davanti a una statua del defunto “Caro leader”
Aumenta la spesa militare in Asia
La spesa militare in Asia continua crescere in controtendenza rispetto al trend globale. Lo rivela l’ultimo rapporto dell‘ Istituto internazionale per gli studi strategici (Iiss), secondo il quale paesi regionali  hanno destinato alla difesa 488 miliardi di dollari nel 2021: un incremento del 2,8 per cento annuo, in contrasto col calo dell’1,8 per cento registrato a livello mondiale. Il dato, presentato dal think tank britannico nell’ultima edizione del rapporto “Military Balance”, vede la Cina rappresentare il 43 per cento della spesa complessivamente destinata alla Difesa in tutto il continente. A trascinare verso il basso il budget mondiale (nel 2021 la spesa complessiva nel settore è stata di 1.920 miliardi di dollari) è invece la riduzione del 6 per cento della spesa americana, che rappresenta ancora quasi il 40 per cento del totale e 3,5 volte quella della Cina.
A cura di Alessandra Colarizi