In Cina e Asia – Morto Lee, padre padrone di Singapore

In by Gabriele Battaglia

E’ morto a Singapore Lee Kuan Yew, ex primo ministro e "padre padrone" di Singapore. In Cina una vera rivolta studentesca in Guizhou in seguito a un avvelenamento collettivo da cibo avariato. Secondo il capo dell’agenzia meteorologica cinese, l’impatto dei cambiamenti climatici sarà enorme sulla Cina. In Giappone migliaia di persone in piazza contro Abe. In Cina nasce un colosso dell’energia nucleare. SINGAPORE – Morto Lee Kuan Yew, il padre-padrone di Singapore

Li Kuan Yew è morto. Da settimane il 91enne padre della patria di Singapore era ricoverato per una polmonite. Statista controverso, ha trasformato la città Stato da piccolo porto sotto il dominio britannico a hub finanziario internazionale e primo paese al mondo per
facilità di impresa. Il rovescio della medaglia è uno stile di governo basato sull’autoritarismo paternalistico, in cui le opposizioni venivano e vengono ancora trattate con il pugno di ferro e dove gli spazi di libertà d’espressione sono compressi. Il modello, preso d’esempio da molti leader asiatici, inizia a dare segni di cedimento. Cresce il malcontento della classe media, in particolare contro l’emigrazione e il caro vita, e i partiti d’opposizione iniziano a guadagnare consensi, rosicando voti all’egemone Partito d’azione popolare.

CINA – Rivolta studentesca contro il cibo avvelenato 

Una vera e propria “riot” studentesca sarebbe scoppiata in una scuola superiore del Guizhou a causa di un avvelenamento collettivo da cibo avariato. Tremila studenti avrebbero cominciato a spaccare le finestre dei propri dormitori e devastato la mensa scolastica dopo che circa 400 compagni erano finiti a letto intossicati, costringendo i funzionari locali a precipitarsi sul luogo per mettere una pezza alla situazione. Secondo testimonianze sui microblog, la mensa avrebbe fornito cibi scaduti.
La sicurezza alimentare è un tema molto sentito in Cina e la mancanza di corpi intermedi (dai sindacati alle rappresentanze studentesche autogestite) fa di solito esplodere i conflitti in forma violenta, perché privi di mediazione. La gente si sente esposta all’arbitrio e “corruzione” diventa parola chiave per spiegare qualsiasi problema.

GIAPPONE – In migliaia in piazza contro guerra e nucleare 


Foto: Reuters

Migliaia di persone si sono riunite domenica scorsa a Tokyo, davanti al Parlamento, per protestare contro le politiche dell’amministrazione Abe in tema di sicurezza e nucleare. La manifestazione arriva a pochi giorni dall’accordo di maggioranza sulla modifica della Costituzione pacifista del Giappone e dal quarto anniversario dell’incidente nucleare di Fukushima.
Tema estremamente di attualità soprattutto il secondo: poco più di un mese fa in seguito all”uccisione di due cittadini giapponesi in Siria per mano dell’Isis era stata paventata l’idea di un rinnovato impegno giapponese dal punto di vista militare contro la minaccia globale del terrorismo. Lo spunto giusto per realizzare un vecchio pallino dell’attuale primo ministro Abe.

CINA – Clima: "impatto enorme"

Il cambiamento climatico può avere “un impatto enorme” sulla Cina. Parola di Zheng Guoguang, capo della Amministrazione Meteorologica Cinese, cioè il “colonnello Bernacca” numero uno del Paese. Parole riprese da tutti i media cinesi. È il segno che il clima è sia un’urgenza sia qualcosa di cui si può parlare (sempre sotto supervisione della leadership, si intende).
Il cambiamento climatico globale potrebbe ridurre i raccolti, creare “degrado ecologico” e provocare flussi fluviali instabili, ha detto Zheng, aggiungendo che “se il mondo si riscalda, in Cina i rischi del cambiamento climatico e delle catastrofi climatiche potrebbero essere anche più gravi”.

CINA – Nucleare da esportazione 


Foto credit: turner.com

Due delle più grandi imprese statali del nucleare cinese stanno per fondersi, creando un colosso pronto a sbarcare sui mercati mondiali. Sono la State Nuclear Power Technology Corp, in grado di costruire moderni reattori nucleari di terza generazione e la China Power Investment Corp., una delle tre sole compagnie con licenza di costruire e gestire centrali atomiche.
Ma bisogna anche convincere il mondo della propria affidabilità e per questo motivo il China Daily cita Vince Novak, direttore del dipartimento di Sicurezza Nucleare della Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo, secondo cui la Cina è una sicurezza, dato che ha contribuito immensamente anche alla messa in sicurezza di Chernobyl, grazie alle sue innovative tecnologie.

[Foto credit: todayonline.com]