In Cina e Asia – Jin Liqun: la Aiib ha un volto

In by Gabriele Battaglia

Jin Liqun, ex ministro delle Finanze, potrebbe diventare presto il primo direttore della Aiib. Il Myanmar chiede scusa alla Cina per gli incidenti nella regione del Kokang. Arrestato uno studente della Cina continentale per aver fatto sesso in pubblico a Hong Kong. E-commerce in Corea del Nord. In Malaysia il vignettista Zunar a processo per sedizione dopo alcuni tweet polemici con il governo. CINA – Jin Liqun, il volto della banca 

Mentre la stessa Cina si meraviglia di quanti Paesi (più di 50) si siano messi in fila per aderire alla neonata Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib), corre voce che un ex viceministro delle Finanze potrebbe essere il suo primo direttore. Si tratta di Jin Liqun, che è stato a capo del comitato che ha gettato le basi della Aiib. Lo dice Wang Jun, ricercatore senior presso il Centro per gli Scambi Economici Internazionali, un think tank vicino al governo cinese.
Jin, 66 anni, oltre a essere stato viceministro delle Finanze in Cina, ha ricoperto anche la carica di vicepresidente della Asian Development Bank (Adb), quella a guida giapponese, e avrebbe “il forte sostegno di Pechino e una larga approvazione da diversi ambienti”, dice Wang.
È probabile che la Cina mantenga la maggior parte dei diritti di voto tra i membri della Aiib ed è forte la possibilità che nomini un proprio funzionario come primo presidente.
Il Giapoone intanto starebbe sempre più seriamente valutando l’ipotesi di entrare nella Asian Bank for investment and infrastructure a guida cinese. A spiegarlo è il viceministro dell’economia Sugawara che ha specificato i tempi della decisione: entro giugno si saprà. "A patto che la Cina ci dia rassicurazioni sulla governance della banca".

CINA – Le scuse del Myanmar 


Foto credit: medium.com

Myanmar ha riconosciuto le proprie responsabilità e si è scusata per le bombe sganciate sul territorio cinese il mese scorso, che hanno ucciso cinque persone. Lo ha comunicato ieri il ministero degli Esteri cinese.
L’incidente è avvenuto durante gli scontri tra le forze governative birmane e i ribelli Kokang del Myanmar Democratic National Alliance Army. Inizialmente, il governo birmano aveva accusato proprio i ribelli del bombardamento in territorio cinese. A causa dei combattimenti, migliaia di rifugiati sono fuggiti in Cina, attraversando uno dei confini più sensibili dell’Asia, dove la Cina cerca una difficile alchimia diplomatica e la Birmania combatte con le minoranze etniche da decenni.
Dopo l’incidente, Cina e Myanmar hanno istituito una commissione d’inchiesta congiunta che ha concluso i suoi lavori ascrivendo al Tatmadaw – l’esercito birmano – le responsabilità.

CINA – Niente sesso, siamo hongkonghini 

Uno studente universitario della Cina continentale è stato arrestato per atti osceni in pubblico ieri a Hong Kong, dopo che il video in cui compare mentre fa sesso in strada con una donna è diventato virale. Il ragazzo festeggiava così il suo 19esimo compleanno.
La polizia hongkonghina sta ora cercando la donna “complice” del presunto reato, che comporta una pena massima di sei mesi di carcere e una multa di mille dollari di HK (circa 120 euro).
"Ci è stato detto che anche la donna è una studentessa universitaria della Cina continentale, di circa 20 anni. Si dice che sia tornata a Pechino”, ha riferito una fonte della polizia.
L’episodio è solo l’ultimo di una scia che acuisce le tensioni tra cinesi del continente e hongkonghini, i quali accusano gli altri di essere “locuste” che invadono l’ex colonia birtannica con i loro comportamenti sopra le righe. Dietro alla forma, ovviamente, ci sono problemi molto più di sostanza. 

COREA DEL NORD – L’e-commerce dei Kim

Anche in Corea del Nord è possibile fare acquisti online, da pc e dal telefonino. Il nuovo servizio si chiama Okryu e rientra nei passai avanti nel settore della tecnologia intrapresi dal regime negli ultimi anni, con la diffusione sempre più capillare, almeno a Pyongyang di telefoni. Lo scafale dei prodotti varia dalla farmaceutica al cibo comprato da popolari catene di ristoranti. Il servizio, secondo quanto si capisce, è tuttavia riservato a pochi, considerate le restrizioni all’accesso alla rete.

MALAYSIA – Legge sulla sedizione: a processo un vignettista


Foto credit: rakyattimes.com

Aveva criticato con dei tweet la carcerazione del leader dell’opposizione Anwar Ibrahim, accusato di sodomia. Ora Zulkiflee Anwar Haque, conosciuto come Zunar, noto vignettista malaysiano, dovrà andare a processo per quanto scritto sul social network e rispondere di nove capi di imputazione, tanti quanti i suoi tweet "sediziosi" in cui sosteneva che l’arresto di Anwar fosse politicamente motivato e orchestrato dal premier Najib Razak.
Le accuse a Zunar arrivano dopo una settimana durante la quale cinque giornalisti del Malaysian Insider, un sito web d’informazione, sono stati arrestati con l’accusa di sedizione.

[Foto credit: 183read.com]