In Cina e Asia – Inchiesta Bank of China Italia, titolo stabile in borsa

In Uncategorized by Gabriele Battaglia

Accuse di riciclaggio, evasione fiscale e associazione a delinquere: l’inchiesta della procura di Firenze inchioda la filiale di Bank of China di Milano. Nuova tornata del dialogo strategico Usa- Cina. Via libera ai pellegrini indiani in Tibet. Cyberspionaggio: alcuni dettagli della campagna Usa contro gli hackers cinesi. Condannato a morte un francese in Indonesia per traffico di droga. Giornata nazionale dello Yoga da record in India.
CINA – Accuse riciclaggio Bank of China Italia, titolo stabile in borsa
In borsa Bank of China non ha risentito del rinvio a giudizio chiesto dalla procura di Firenze per l’istituto di credito e 297 persone, compresi i vertici della filiale milanese, con l’accusa di riciclaggio, evasione fiscale, associazione a delinquere. La filiale milanese del colosso bancario cinese non avrebbe segnalato operazioni sospette che hanno portato al trasferimento illecito di 4 miliardi di euro dalla Cina all’Italia. I soldi che venivano trasferiti tramite micro-operazioni erano secondo gli inquirenti provento di reati quali la contraffazione e il contrabbando. A loro volta, trasferiti in Cina, i fondi venivano utilizzati per acquistare merci a basso costo da importare e rivendere in Italia. La richiesta di rinvio a giudizio prende il via dall’inchiesta aperta nel 2008 dal sostituto procuratore Pietro Suchan e rivelata nelle scorse settimane da un’inchiesta dell’Associated Press. La Bank of China avrebbe guadagnato in commissioni circa 758mila euro. Gli investitori sembrano tuttavia, almeno per il momento, non tenere conto dell’accaduto. Come sottolineato da alcuni broker al South China Morning Post, il processo non è ancora iniziato e non si sa ancora quali saranno i costi per la BoC

CINA: Mar Cinese Meridionale al centro del vertice con Usa
Domani comincia a Washington una nuova tornata del “dialogo strategico” tra Usa e Cina. Si prevede che gli americani insisteranno sulle tensioni nel Mar Cinese Meridionale, dove Pechino ha recentemente costruito insediamenti artificiali su isole contese, rivendicandole come proprie. La Cina mette le mani avanti dichiarando che le nuove installazioni svolgono soprattutto una funzione meteorologica di utilità comune, mentre il magazine indipendente “The Diplomat” è uscito con un articolo che spiega – contrariamente alla vulgata comune – che è stato il Vietnam e non la Cina il Paese che si è “allargato” di più in quell’area, nel corso degli ultimi anni. Il tira e molla continua.

TIBET – Via libera ai pellegrini indiani

Foto credit: ndtv.com

La Cina ha inaugurato un nuovo valico in Tibet per i pellegrini indiani che desiderano visitare uno dei luoghi più sacri sia per l’induismo sia per il buddismo. Il primo gruppo di fedeli è entrato stamane in Tibet attraverso il valico himalayano per un viaggio di 12 giorni al Monte Kailash e a un lago sacro, dice l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. La nuova apertura era stata promessa da Xi Jinping al governo indiano durante il suo ultimo viaggio nel subcontinente e serve a migliorare i rapporti tra i due Paesi. Nel frattempo, però, il Panchen Lama – seconda carica religiosa del lamaismo – lamenta una crisi delle vocazioni tra i monaci tibetani, che si stanno riducendo di numero. Nonostante l’attuale Panchen sia stato di fatto insediato dai cinesi, gli esperti giudicano le sue osservazioni come una velata critica alle politiche religiose di Pechino.

CINA – Il tema del cyberspionaggio con gli Usa
PinkPanther, KungFu Kittens, Group 72 e il nome più famoso, Deep Panda. Così il controspionaggio Usa chiama la fantomatica organizzazione di hackers cinesi che sarebbe penetrata nei dati personali di migliaia di funzionari Usa e avrebbe compiuto altre attività pericolose per la sicurezza di Washington. È probabile che il tema sia sollevato durante i colloqui bilaterali, ma con grande imbarazzo. Il caso Snowden ha infatti rivelato che gli Usa sono i primi ad attuare il cyberspionaggio e diverse figure dell’intelligence americana hanno già giustificato le attività degli hackers cinesi dicendo “pure noi avremmo fatto lo stesso”.

INDONESIA – Condannato a morte francese, respinto l’ultimo appello 
La Corte suprema indonesiana ha respinto l’ultimo appello di Serge Atlaoui, condannato a morte per traffico di droga. La domanda di appello gli aveva salvato la vita lo scorso aprile, alla vigilia dell’esecuzione di diversi condannati, che aveva messo Jakarta sotto pressione internazionale. Al francese ora non resta che sperare nella clemenza del presidente Widodo. Già in altre occasioni tuttavia il capo di stato si è schierato per una linea dura in tema.

INDIA – Una giornata dello Yoga da Guinnes dei primati

Foto credit: time.com

Domenica si è tenuta la prima Giornata Mondiale dello Yoga, patrocinata dalle Nazioni Unite in seguito all’appello del primo ministro indiano Narendra Modi pronunciato lo scorso anno al Palazzo di Vetro di New York. Sul viale Rajpath della capitale indiana in 37mila tra studenti, soldati e funzionari statali hanno partecipato a una sessione di esercizi collettivi entrata nel Guinnes dei primati. La giornata è stata celebrata in tutto il mondo grazie agli sforzi di coordinamento del Ministero degli Esteri indiano. Narendra Modi in persona ha partecipato all’evento, cimentandosi in una serie di posizioni (asana) in prima fila a Rajpath e alimentando la reputazione di entusiasta dello yoga, pratica che sta piegando a strumento di soft power.

[Foto credit: bbc.com]