In Cina e Asia – Il sogno cinese del calcio

In by Gabriele Battaglia

Il calcio è cosa sempre più seria in Cina dove la leadership vuole renderlo sport di punta. Oltre dieci generali dell’Esercito popolare di liberazione sono stati messi sotto inchiesta per corruzione. A breve il via alla sessione dei due parlamenti cinesi. Lancio di missili nordcoreani in risposta alle esercitazioni congiunte Usa-Corea del Sud. Presentato nel weekend il budget del governo indiano. CINA – Parliamo di calcio

Il primo punto di una riunione di altissimo livello della commissione sulle riforme presieduta dal presidente Xi Jinping nei giorni scorsi recitava: “Come migliorare la gestione calcistica del Paese”. Se il football è cosa seria dalle nostre parti, in Cina lo sta diventando probabilmente perfino di più.
È dal 2011 (prima di diventare sommo leader) che Xi va ripetendo di avere un sogno: che la nazionale si qualifichi un’altra volta ai mondiali (unico precedente, 2002), che arrivi a ospitare una finale e magari, chissà, che ne vinca una un bel giorno. A riportarlo nella realtà, le deludenti prestazioni e lo scarso livello del calcio cinese (anche se all’ultima coppa d’Asia la nazionale ha fatto un filotto di tre vittorie prima di essere sbattuta fuori dall’Australia).
Nel novembre scorso, il ministero dell’Istruzione ha dichiarato il football materia obbligatoria del curriculum scolastico e ha annunciato un piano ambizioso che prevede l’installazione di campi di calcio in 20mila scuole entro il 2017, con l’obiettivo di creare più di 100mila giovani calciatori.

CINA – Piazza pulita nell’esercito 

Almeno 16 generali dell’Esercito Popolare di Liberazione sono stati messi sotto inchiesta per corruzione in relazione a casi che riguardano loro ex superiori. La maggior parte degli ufficiali inquisiti sarebbero segretari o parenti di ex comandanti militari o alti graduati. Alcuni sarebbero di freschissima nomina ai più alti livelli dell’esercito.
I leader del Partito sostengono da tempo che nepotismo e promozioni ottenute attraverso tangenti hanno seriamente minato l’efficienza delle forze armate, situazione pericolosissima in caso di conflitto. La repressione massiccia ordinata da Xi Jinping deve quindi sradicare ogni eredità lasciata nell’esercito da alti funzionari caduti in disgrazia.

INDIA – Il budget dell’era Modi (e una crescita un po’ fasulla)


Foto credit: wsj.com


Nel weekend il ministro delle Finanze Arun Jaitley ha presentato al parlamento la "legge di stabilità" indiana del 2015-16, prefigurando una crescita intorno all’8,5 per cento (più della Cina).
Se da un lato la legge di bilancio prevede forti incentivi per andare a produre in India – in particolare taglio del 25 per cento alla corporate tax per i primi quattro anni – le previsioni entusiastiche di crescita arrivano solo dopo un cambio del metodo di conteggio del Pil, operato dagli analisti governativi di Delhi un mese fa.
Cambiando i numeri, l’economia indiana (ferma al 5,3 per cento fino a pochi mesi fa) si è ritrovata a crescere a ritmi pre boom degli anni Duemila.

CINA – Arriva il Lianghui

Con la convocazione del Congresso nazionale del Popolo comincia domani il Lianghui, la sessione annuale dei due "parlamenti" cinesi (c’è anche la Conferenza Politica Consultiva). Sullo sfondo, i "quattro complessivi" lanciati da Xi Jinping e ripresi diffusamente nei media nei giorni scorsi, e il "nuovo normale", cioè il ritmo di crescita meno intenso (7%) che diventerà lo standard cinese dei prossimi anni.
Si tratta di trasformare l’economia e la società cinesi e, in questa direzione, i due organismi che si riuniscono in settimana ratificheranno ciò che è stato deciso ai vertici della leadership. Delle 336 riforme definite nel novembre 2013, 80 sono state "sostanzialmente compiute" nel corso del 2014, ma molto lavoro è ancora necessario, recita il Global Times.

COREA DEL NORD – Pyongyang lancia due missili


Foto credit: yahoo.com

Sembra quasi uno schema collaudato. Stati Uniti e Corea del Sud hanno dato inizio a esercitazioni militari congiunte e puntuale la Corea del Nord ha lanciato a sua volta due missili a corto raggio, forse due Scud, che si sono inabissati al largo della costa orientale. Si tratta del primo lancio di missili nordcoreani dall’inizio dell’anno.
Per il ministero della difesa sudcoreano si tratta molto probabilmente di una provocazione, sebbene il governo ammetta di voler mantenere alta la guardia. Dal canto suo Pyongyang punta il dito contro le manovre, che coinvolgono oltre 18mila uomini e che dureranno due settimane, descritte come un tentativo di rovesciare il governo del Nord.

[Foto credit: guinnessworldrecords.com]