In Cina e Asia – Il Global Times avverte Trump: «La superbia precede la rovina»

In Uncategorized by Simone

I titoli della rassegna di oggi:

– Il Global Times avverte Trump: «La superbia precede la rovina»
– Pechino valuta stop ai camion di carbone e allo stoccaggio di carbone a Tianjin
– A New Delhi inizia la demolizione degli slum: migliaia i senzatetto
– Dopo obbligo dell’inno nazionale al cinema, in India arrivano i primi arresti di spettatori non abbastanza patriotticiIl Global Times avverte Trump: «La superbia precede la rovina»

Continua lo scontro a distanza tra il presidente eletto Donald Trump e il Global Times, quotidiano cinese in lingua inglese spesso in linea con le posizioni di Pechino. Dopo la minaccia di Trump di voler ridiscutere il principio di «una sola Cina», sul GT è comparso ieri l’ennesimo duro editoriale dedicato al prossimo inquilino della Casa Bianca. Riprendendo una citazione biblica, il GT ha messo in guardia Trump ricordando che «la superbia precede la rovina» (Proverbi 16:18), descrivendo Trump come un «presidente eletto inesperto, che non ha idea di quello di cui sta parlando» e che avrebbe «sovrastimato le possibilità degli Stati Uniti di comandare il mondo».

Pechino valuta stop ai camion di carbone e allo stoccaggio di carbone a Tianjin

La misura, ancora non ufficializzata, dovrebbe contribuire al miglioramento della qualità dell’aria intorno alla capitale cinese, che si sta preparando a uno degli inverni peggiori degli ultimi anni per l’inquinamento atmosferico. Secondo i dati riportati da Reuters, la città portuale di Tianjin gestisce ogni anno 100 milioni di tonnellate di carbone proveniente dalla Mongolia interna. L’ipotetico blocco, migliorando di certo l’aria della regione più inquinata della Cina, porterebbe a una perdita 58 milioni di dollari nella sola Tianjin.

A New Delhi inizia la demolizione degli slum: migliaia i senzatetto

Le autorità di New Delhi hanno cominciato a demolire centinaia di slum in tutta la città, seguendo il piano di «modernizzazione urbana» applicato in India su scala nazionale. In una settimana centinaia di insediamenti illegali, spesso esistenti da decenni, sono stati sgomberati senza alcun preavviso. I funzionari della municipalità di New Delhi, intervistati da Reuters, hanno spiegato che tutti gli abitanti degli slum sono stati alloggiati in tendopoli temporanee, ma le ong sul campo parlando di almeno 1500 persone attualmente senza dimora, con la stagione fredda alle porte.
Secondo delle stime non ufficiali, un quarto dei 18 milioni di abitanti di New Delhi risiede in slum «illegali».

Dopo obbligo dell’inno nazionale al cinema, in India arrivano i primi arresti di spettatori non abbastanza patriottici

In seguito al pronunciamento della Corte suprema, da una settimana in tutti i cinema indiani, prima della proiezione dei film, è stata resa obbligatoria la trasmissione dell’inno nazionale, da osservare rispettosamente in piedi per tutti gli spettatori in sala. La misura ha incontrato resistenze, con episodi di protesta passiva già sanzionati dalle forze dell’ordine.
A Trivandrum, in Kerala, 12 persone sono state arrestate e immediatamente rilasciate per non essersi alzate in piedi, mentre a Chennai, in Tamil Nadu, un gruppo di 8 spettatori è stato aggredito da altri 20 «cinefili patriottici» per lo stesso motivo. L’Indian Express spiega che, in entrambi i casi, le autorità di polizia sono state obbligate a registrare il caso ai sensi di legge, rifacendosi alla sentenza della Corte suprema.