In Cina e Asia – Assedio di Bamako: ostaggi indiani e cinesi

In by Simone

La politica cinese di non-intervento all’estero fa i conti la reazione all’uccisione di Fang Jinhui da parte dell’Isis. Stallo al vertice Apec sullo sfondo delle tensioni nel Mar cinese meridionale. Botero a Pechino. L’Indonesia annuncia una moratoria sulle esecuzioni. Le mancanze nipponiche sulla gender equality. ASSEDIO DI BAMAKO – Cinese e indiani tra gli ostaggi
Ci sono almeno 8 cinesi e 20 indiani tra gli ostaggi dell’hotel di lusso nella capitale del Mali, Bamako, preso d’assalto stamattina da uomini armati. La conferma è arrivata dall’agenzia Xinhua e dal ministero degli Esteri indiano, citato dalla France Presse.

Secondo quanto scrive la Xinhua, almeno 80 dei 170 ostaggi sono stati liberati. Almeno tre persone sono morte nell’assalto. Lo scorso agosto un, ricorda la Bbc, un gruppo di presunti jihadisti aveva assassinato 13 persone, tra cui cinque dipendenti delle Nazioni Unite, nell’assalto a un albergo nella città maliana di Savare.

L’attacco arriva quando è trascorsa una settimana da multiplo attentato di Parigi e a pochi giorni dall’uccisione di un ostaggio cinese e di uno norvegese da parte dell’Isis. La Francia intervenne all’inizio del 2013 in Mali, sua ex colonia, per fermare l’avanzata islamista verso Bamako e riprendere il controllo del Nord del Paese.

CINA – La Cina e la "War on Terror"
Non-intervento o vendetta? È un bel dilemma per la Cina, dopo l’uccisione da parte dell’Isis di Fang Jinhui, 50 anni, il primo cinese fatto prigioniero e giustiziato dallo Stato Islamico.
Sulla politica di non-intervento all’estero, Pechino ha costruito successi commerciali e anche un’alternativa diplomatica all’eccezionalismo Usa; ma ora il presidente Xi Jinping condanna l’omicidio e chiama alla cooperazione internazionale nella lotta contro la Jihad. “I terroristi sono il nemico comune dell’umanità”, ha detto Xi in una dichiarazione scritta, e la Cina si preoccupa per eventuali proseliti che l’Isis può fare tra i militanti uiguri. Ma come può, Pechino, trovare una propria versione della WoT (War on Terror) lanciata da Bush nel 2001?

APEC – Situazione di stallo
Le tensioni nel Mar Cinese Meridionale sono state il grande convitato di pietra al vertice APEC di Manila, dove la Cina non ha ottenuto impegni precisi, da parte degli altri Stati asiatici, rispetto al proprio progetto FTAAP (Free Trade Area of the Asia-Pacific): un’area di libero scambio più ampia del TPP a guida statunitense e la cui idea fu lanciata al vertice di Pechino di un anno fa. Per la prima volta, nel comunicato finale, i leader dell’Asia-Pacifico si sono scostati dal tradizionale approccio esclusivamente economico per condannare il terrorismo internazionale, dopo gli attentati di Parigi.

CINA – Welfare a stellette
Se non aumenterà pensioni e salari, la riforma dell’Esercito Popolare di Liberazione – che prevede la riduzione degli effettivi ed è accompagnata da un giro di vite anticorruzione – può destabilizzare le forze armate e l’intera società. È questo il messaggio un po’ inquietante che due studiosi dell’università militare lanciano alla leadership cinese. Molti esperti sottolineano che a causa dell’evoluzione strategica, l’esercito è stato un po’ penalizzato rispetto a marina ed aviazione, anche se finora, nelle dichiarazioni pubbliche, tutte le fonti dei militari hanno sempre sostenuto il presidente Xi Jinping, che è anche capo della Commissione Militare Centrale.

CINA – Arte: Botero a Pechino
Primo artista vivente di livello internazionale a esporre al Museo Nazionale della Cina, Fernando Botero è a Pechino, dove terrà la più grande esposizione della sua vita. Le sue opere sono praticamente sconosciute nel paese più influente dell’Asia. Sono dieci anni che Botero cerca di esporre in Cina ed è passato attraverso uno stillicidio di procedure burocratiche. Il nostro reportage.

INDONESIA – Moratoria sulle esecuzioni
L’Indonesia non eseguirà alcuna sentenza di condanna a morte, almeno a breve. Lo ha annunciato il ministro per la Sicurezza a margine di un bilaterale con una delegazione australiana. I rapporti tra Jakarta e Canberra sono tesi da mesi, per l’esecuzione di due cittadini australiani condannati per traffico di droga. La moratoria temporanea non è però dettata da ragioni umanitarie. Al momento le priorità del governo Indonesia sono altre e riguardano l’economia, ha spiegato il ministro. Nel braccio della morte indonesiano c’è tra gli altri una donna britannica, Lindsay Sandiford. condannata per traffico di droga, il cui caso tuttavia lascia molti dubbi.

GIAPPONE – Gender equality? No, siamo giapponesi 
Il Giappone si piazza al 101esimo posto su 145 in una speciale graduatoria sulle pari opportunità tra uomini e donne. Il Paese del Sol Levante è in risalita, ma si piazza comunque ultimo tra i paesi del G7. Tutto ciò a dispetto degli sforzi — almeno pubblicizzati — dal governo conservatore di Shinzo Abe che dal 2012 promette un Giappone in cui le donne "possano risplendere" e che da poco ha creato un ministero apposito — le cui prerogative sfuggono in verità agli stessi componenti del governo — per un maggiore coinvolgimento della popolazione nella vita sociale ed economica del paese. Donne comprese.

[Foto credit: asiaone.com]