Il pubblico ministero che ha seguito il caso di Gu Kailai è stato trovato impiccato in un appartamento. Il presidente turco Tayyip Erdogan arriva oggi a Pechino. I cristiani della regione dello Zhejiang non si arrendono al movimento governativo per la rimozione delle croci nella regione. La salute della giornalista Gao Yu è peggiorata e lei stessa avrebbe dichiarato al fratello di “non volere morire in carcere”. Ucciso Malik Ishaq, leader del gruppo di militanti sunniti Lashkar-e-Jhangvi. CINA – I fantasmi dell’aristocrazia rossa
Il pubblico ministero che ha seguito il caso di Gu Kailai – condannata a morte sospesa per l’omicidio di un uomo d’affari britannico e coinvolta, a causa del marito Bo Xilai, nel più grande scandalo politico della storia recente della Repubblica popolare – è stato trovato impiccato in un appartamento. Man Mingan è stato trovato la mattina del 28 luglio intorno alle 7:00 di mattina.
CINA – Il presidente turco Erdogan in visita ufficiale
Il presidente turco Tayyip Erdogan arriva oggi a Pechino e nel pomeriggio dovrebbe incontrare la controparte cinese ma le tensioni con la Cina sono in crescita per gli uiguri che si rifugiano in Turchia e i negoziati in corso sul possibile acquisto di un sistema missilistico cinese a cui si oppone la Nato. A gennaio la Turchia ha accettato più di 500 rifugiati uiguri. La Turchia condivide da sempre con l’etnia musulmana dello Xinjiang legami culturali linguistici e identitari.
CINA – Gao Yu è malata e in carcere
La salute della giornalista Gao Yu è peggiorata e lei stessa avrebbe dichiarato al fratello di “non volere morire in carcere”. Era stata condannata a sette anni di carcere per aver rivelato segreti di Stato dopo un ano di detenzione “preventiva”. La giornalista si sarebbe rifiutata d confessare in televisione la sua colpa, aver divulgato il famoso “Documento n 9”, quello che ordina ai quadri di Partito di contrastare le “sette influenze sovversive” di provenienza occidentale, tra cui la “democrazia costituzionale” e i cosiddetti “valori universali”, come i diritti umani e la libertà di parola.
CINA – Crocifissi autoprodotti in Zhejiang
I cristiani della regione dello Zhejiang non si arrendono al movimento governativo per la rimozione delle croci nella regione. Ora producono piccole croci di legno da indossare e divulgano la loro opera sui social media. Lo chiamano “un movimento non violento di disobbedienza sicura e legale”. La regione dello Zhejiang è sede di una delle più grandi congregazioni cristiane in Cina con una stima di 300mila cattolici e un milione di protestanti divisi tra chiese approvate dal governo e le quelle sotterranee. Secondo gli organizzatori dalla fine del 2013 oltre 1200 croci sarebbero state rimosse dalle chiese.
PAKISTAN – Morto leader di un gruppo sunnita in Pakistan.
La polizia pakistana ha confermato la morte di Malik Ishaq, leader del gruppo di militanti sunniti Lashkar-e-Jhangvi, considerato illegale dal governo di Islamabad. Ishaq, arrestato la scorsa settimana con l’accusa di essere responsabile di numerosi attacchi contro gruppi musulmani sciiti, stava viaggiando in un blindato nella regione del Punjab quando alcuni suoi sostenitori hanno aperto il fuoco nel tentativo di liberarlo. La polizia locale ha fatto sapere di averlo ucciso insieme ai suoi due figli e altri undici militanti.