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In Cina e Asia – Hong Kong, approvata nuova legge sulla sicurezza nazionale

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Hong Kong, approvata la nuova legge sulla sicurezza nazionale
  • Omicidio di un 13enne scatena il dibattito sui “bambini abbandonati”
  • Guerra in Medio oriente, l’inviato cinese incontra leader di Hamas
  • Dalla Cina droni a sciame da impiegare in guerra
  • Stati Uniti, visita di Blinken a Manila e conferma del primo trilaterale Usa-Giappone-Filippine
  • Dopo gli Usa, la neoeletta vicepresidente taiwanese visita l’Europa
Hong Kong, approvata la nuova legge sulla sicurezza nazionale

Il 19 marzo i parlamentari di Hong Kong si sono riuniti nell’aula del Consiglio legislativo (LegCo) per votare il disegno di legge sulla sicurezza nazionale ai sensi dell’Articolo 23 della Basic Law, depositato l’8 marzo dal governo dell’ex colonia britannica. La bozza è stata approvata all’unanimità dagli 89 membri del parlamento. Dopo la votazione, il capo dell’esecutivo John Lee si è rivolto al Consiglio congratulandosi per aver portato a termine una “missione storica” e ha aggiunto che la legge entrerà in vigore il 23 marzo. La nuova normativa riguarda cinque tipi di reati: tradimento, insurrezione, sabotaggio, interferenza esterna, furto di segreti di Stato e spionaggio. Per i primi tre reati è prevista come pena massima l’ergastolo. Chi viene giudicato colpevole di sedizione ora rischia fino a sette anni (dieci in caso di collaborazioni con “forze esterne”) di carcere rispetto ai precedenti due previsti dalle leggi coloniali. 

Guerra in Medio oriente, l’inviato cinese incontra leader di Hamas

Domenica 17 marzo l’inviato del ministero degli Esteri cinese, Wang Kejian, ha incontrato uno dei leader politici di Hamas, Ismail Haniyeh, in Qatar. Si tratta del primo incontro ufficiale tra un rappresentante cinese e il gruppo militante islamico che controlla la Striscia di Gaza. Scarno il resoconto del minister degli Esteri cinese, che ha riportato come i due hanno parlato della guerra a Gaza e di “altre questioni”. Secondo il quotidiano israeliano Jerusalem Post Haniyeh avrebbe chiesto la fine dei bombardamenti e la creazione di uno stato palestinese indipendente. Sempre secondo il Jerusalem post Wang avrebbe detto che la Cina è “interessata ad avere un rapporto con Hamas” in quanto “parte del tessuto della nazione palestinese”. La Cina supporta la soluzione a due Stati condannando la risposta israeliana all’attacco di Hamas del 7 ottobre, senza mai riferirsi al gruppo armato come “terrorista”.

Cina, omicidio di un 13enne scatena il dibattito sui “bambini abbandonati”

L’omicidio di un 13enne nella città di Handan, nel nord della Cina, da parte di tre compagni di classe che lo bullizzavano, ha innescato una riflessione interna al Paese sulla criminalità giovanile. Il caso è diventato famoso a livello nazionale tanto da far considerare modifiche al Codice penale cinese per quanto riguarda i “reati-spia”, vale a dire quei campanelli d’allarme che secondo le autorità portano i giovani “a imboccare una strada pericolosa”. In base alla legge cinese la responsabilità penale è attualmente fissata a 12 anni. Secondo i media statali la causa principale della criminalità giovanile in Cina starebbe nella mancanza di educazione familiare e di una supervisione scolastica. Il caso ha infatti riaperto la discussione sui cosiddetti “bambini abbandonati”, i minori lasciati nei paesi di campagna dai genitori che per lavoro si sono trasferiti in città. Un rapporto Unicef dello scorso maggio indica che nel 2020 la Cina erano oltre 66 milioni.

Dopo gli Usa, la neoeletta vicepresidente taiwanese visita l’Europa

Martedì 19 marzo il ministero degli Esteri di Taiwan ha confermato che la neoeletta vicepresidente Hsiao Bi-khim, che assumerà ufficialmente l’incarico il prossimo 20 maggio, si trova nella Repubblica Ceca dopo aver concluso la visita negli Stati Uniti. Pechino si è affrettata a rispondere: il portavoce del ministero degli Esteri della Repubblica popolare cinese, Lin Jian, ha dichiarato che “la parte cinese si oppone fermamente a qualsiasi forma di scambio ufficiale” tra Taiwan e i paesi che hanno relazioni diplomatiche con la Cina continentale. Ha aggiunto che il governo ceco ha riconosciuto che Taiwan è una parte inseparabile della Cina in diversi accordi ufficiali. Jeff Liu, il portavoce del ministero degli Esteri taiwanese, ha comunicato che Hsiao si trova nel paese su invito di un think tank con sede a Praga, Sinopsis, ma ha colto l’occasione anche per “incontrare amici e per uno scambio di opinioni prima di assumere ufficialmente l’incarico”. 

Dalla Cina droni a sciame da impiegare in guerra

Gli scienziati cinesi hanno annunciato di avere sviluppato un nuovo tipo di drone da guerra, diverso da qualsiasi altro mai visto sul campo di battaglia. Si tratta di un drone che una volta in aria può moltiplicarsi rapidamente e spargersi in droni più piccoli con pale singole. Il modello è stato costruito seguendo la struttura del seme dell’acero e la sua particolare dispersione. Si parla però di “sciame” in quanto ogni componente del drone è in comunicazione l’una con l’altra e collabora per portare a termine compiti specifici. L’invenzione è stata guidata da un team di ricerca dell’Università di Aeronautica e Astronautica di Nanchino. Secondo gli analisti, questo tipo di tecnologia potrebbe essere rivoluzionaria in campo militare. Quando un drone viene individuato da una forza nemica infatti, vengono allocate risorse specifiche per abbatterlo. La divisione repentina in altre componenti sarebbe dunque di disturbo per chi li intercetta.

Stati Uniti, visita di Blinken a Manila e conferma del primo trilaterale Usa-Giappone-Filippine

Si è conclusa il 20 marzo la visita di due giorni del segretario di Stato Usa Antony Blinken a Manila per incontrare il segretario degli Affari Esteri filippino Enrique Manalo e il presidente Ferdinand Marcos. In una conferenza stampa congiunta, Blinken ha descritto come “straordinario” il recente rafforzamento dei legami di difesa con le Filippine (a cui ha contribuito la visita a Washington compiuta lo scorso anno di Marcos). Nell’ultimo anno Manila ha quasi raddoppiato il numero delle sue basi accessibili alle forza statunitensi. La visita di Blinken è avvenuta mentre la Casa Bianca ha confermato che ospiterà il primo incontro ufficiale tra i leader di Stati Uniti, Filippine e Giappone. La trilaterale è prevista a metà aprile, in occasione del viaggio negli Stati Uniti del premier nipponico Fumio Kishida, che sarà il primo leader del Giappone a recarsi negli Usa per una visita di Stato dopo l’ex primo ministro Shinzo Abe nel 2015. Il vertice dovrebbe concentrarsi sul rafforzamento dei legami economici e sulla sicurezza nella regione dell’Asia-Pacifico, in cui sia Manila che Tokyo condividono preoccupazioni relative a dispute territoriali con Pechino.

Di Lucrezia Goldin e Vittoria Mazzieri