In Cina e Asia – Gao Yu: pena ridotta e domiciliari

In by Gabriele Battaglia

La giornalista Gao Yu, arrestata ad aprile per aver fatto trapelare segreti di stato sconterà il resto della pena agli arresti domiciliari. Infrastrutture made in China in Europa centrale e orientale. Tregua olimpica tra le due Coree per le olimpiadi invernali 2018. Uniqlo, primo brand di abbigliamento giapponese, promette più vestiti e lavoro per i rifugiati in tutto il mondo. CINA – Gao Yu. Pena ridotta e arresti domiciliari
"Si è dichiarata colpevole, si è dichiarata colpevole". Non riesce quasi a dire altro l’avvocato di Gao Yu, la giornalista 71enne arrestata lo scorso aprile con l’accusa aver fatto trapelare segreti di stato. Era stata condannata a 7 anni di carcere. La pena è stata oggi ridotta a 5 anni più un anno di deprivazione di diritti politici perché si è dichiarata colpevole in appello. Per motivi di salute, inoltre, le sarà concesso di scontarla "fuori dalla prigione". Gli attivisti per i diritti umani hanno sempre denunciato questa come una sentenza politica. Seppure non c’è mai stata alcuna conferma ufficiale, la giornalista – già arrestata nel 1989 e nel 1993 per i suoi articoli critici sulla leadership – sarebbe stata accusata di aver fatto trapelare ai media occidentali il famoso documento numero 9, una direttiva segreta proveniente dal Partito comunista cinese, che mette in guardia i membri del partito dai pericoli della stampa libera, della democrazia e da altre “idee occidentali”. Mingjing, il quotidiano di HK che per primo ha ottenuto il documento però, continua a negare che sia stata Gao Yu a farlo trapelare. Secondo il fondatore del giornale Ho Pin sarebbe stato qualcuno all’interno del dipartimento di propaganda a fargliene avere una copia

CINA – Infrastrutture cinesi nell’Europa centrale e orientale
La Cina vorrebbe ampliare la sua presenza economica nei paesi dell’Europa centrale e orientale e vorrebbe partecipare alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo già dal prossimo mese. Lo ha annunciato al termine della visita dei 16 capi di stato provenienti dalle nazioni interessate. Nella potente visione di una nuova via della seta Belgrado potrebbe diventare un hub dei trasporti per l’ingresso nel grande mercato dell’Unione europea. Sono da leggere in questo senso la linea ad alta velocità tra Belgrado e Budapest (progetto da 2,5 miliardi di euro che si chiuderà nel 2017) e l’interesse mostrato per i porti di Tessalonica e Bar (dopo essersi consolidata nel Pireo). In questa occasione, il ministro delle finanze ungherese ha inoltre annunciato che il suo paese coopererà con la Bank of China per emettere obbligazioni in Rmb al fine di attirare gli investitori asiatici.

COREE – Tregua olimpica
In occasione delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang del 2018, il consiglio provinciale di Gangwon ha chiesto al ministero per la Riunificazione una sorta di tregua olimpica. Abbandonata almeno per il momento l’intenzione di ospitare alcune gare in Corea del Nord, si vorebbe quanto meno far sfilare assieme le due rappresentative durante la cerimonia di apertura, come avvenne nel 2000 a Sydney; si vorrebbe organizzare un tifo comune e utilizzare un impianto comune per gli allenamenti. Proposte che il regime di Pyongyang potrebbe anche valutare. Proprio dai nordcoreani sono infatti giunte in passate richieste in tal senso, anche per dare al regime una vetrina diplomatica.

GIAPPONE – Partnership Uniqlo-Unhcr: lavoro e vestiti per i rifugiati
Fast Retailing, il più grande gruppo di abbigliamento giapponese che detiene il marchio Uniqlo ha annunciato l’ampliamento della partnership con l’agenzia dei rifugiati Onu. Espanderà il programma di tirocini già avviato nel 2011 e di distribuzione di vestiti usati in Giappone e nel mondo, in particolare in Europa. L’obiettivo è sviluppare l’"autonomia" (Self-reliance) di quanti hanno abbandonato i propri paesi a causa di guerre e persecuzioni. "Ringrazio Fast Retailing per l’impegno nel mobilizzare staff, clienti e business partner in nome dell’emergenza rifugiati", ha detto il segretario generale dell’Unhcr Antonio Gutierres. 

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