In Cina e Asia – Ferito l’ambasciatore Usa a Seul

In by Simone

A Seul l’attentato a Mark Lipper fa riemergere l’opposizione di un parte dell’opinione pubblica del Sud alla presenza militare Usa nel Paese. In Cina si apre l’Anp con il discorso di Li Keqiang. Al lianghui i ricchi sono ben rappresentati: uno ogni sette. E ancora, Alibaba sbarca nella Silicon Valley con il suoi servizi di cloud computing e gli Usa dicono basta al "turismo per partorienti".
COREE – Assalto all’ambasciatore Usa a Seul
L’ambasciatore statunitense in Corea del Sud è stato assalito e ferito da un uomo che invocava la riunificazione tra le due Coree. Mark Lipper stava partecipando  a una colazione di lavoro, quando un attivista nazionalista l’ha sfregiato in volto e ferito a una mano. Per la presidente Park Geun-hye l’episodio è un attacco all’alleanza tra Seul e Washington. L’assalitore ha inoltre criticato le annuali manovre militari congiunte tra statuinitensi e sudcoreani. La vicenda ha fatto riemergere l’opposizione di un parte dell’opinione pubblica del Sud alla presenza militare Usa nel Paese. I soldati statunitensi di stanza nel Sud sono considerati da questi settori un ostacolo alla riunificazione della penisola.

CINA – Un ricco su sette siede nel parlamento con caratteristiche cinesi
Quando Jiang Zemin lanciò la teoria delle “tre rappresentanze” nel 2000, fece rientrare dalla finestra le “forze produttive avanzate” – cioè la borghesia – che Mao aveva sbattuto fuori dalla porta. Detto fatto. Alla annuale doppia sessione dei due “parlamenti” cinesi si scopre che i ricchi sono assai rappresentati. Tra i 1.271 cinesi dal reddito più elevato, ben 203, cioè più di uno su sette, siedono nel Lianghui. Complessivamente, i parlamentari-magnati hanno un reddito di 463,8 miliardi dollari, cioè più del Pil annuale dell’Austria. Un parlamento "di classe".

CINA – Gli Usa dicono basta al “turismo per partorienti”
Un giro di vite senza precedenti. Gli agenti federali Usa hanno fatto irruzione in più di una decina di case gestite da operatori turistici che organizzano viaggi per le donne cinesi che vogliono partorire negli Stati Uniti per garantire ai loro figli la cittadinanza americana. Le donne cinesi pagherebbero a queste agenzie 50mila dollari per vitto, alloggio e trasporto. Sebbene partorire negli Usa non sia illegale, è contro la legge non dichiaralo al momento della richiesta del visto. I numeri non sono ancora chiari. Per ora gli agenti federali si sono concentrati soprattutto su un’agenzia che negli ultimi due anni avrebbe guadagnato centinaia di migliaia di dollari permettendo la nascita di 400 nuovi americani.

CINA – Alibaba sfida l’America
Il gruppo Alibaba, la più grande piattaforma di ecommerce mondiale che si è recentemente quotata a Wall Street totalizzando un opa record da 25 miliardi di dollari, sfida le aziende statunitensi nella Silicon Valley. È qui infatti che aprirà la prima sede all’estero del suo servizio di cloud computing Aliyun. I servizi di cloud permettono alle aziende di comprare, venedere e distribuire software e applicazioni, nonché di immagazinare dati. Un business che a livello mondiale supererà il valore di 150 miliardi di dollari nel 2015. Aliyun ha già 1,4 milioni di clienti nella Repubblica popolare. Negli Usa il 75 per cento delle aziende fa già uso di servizi di cloud computing.