L’apertura del lianghui a Pechino apre scenari sulle ultime decisioni della leadership cinese. Il premier giapponese Shinzo Abe è nei guai dopo alcune rivelazioni su finanziamenti al suo partito ricevuti da aziende che ricevono sussidi dallo Stato. Il tempio Shaolin più famoso della Cina è ora sotto accusa per essere un’impresa multinazionale. Singapore si conferma al top della classifica delle città più care del mondo. Stop all’importazione di avorio lavorato in Cina. CINA – Cosa aspettarsi dal “parlamento” cinese
Si è aperto il lianghui, l’appuntamento politico più importante dell’anno. È ciò che di più simile esiste in Cina al nostro parlamento, una doppia assemblea chiamata a legiferare. Aspettando le sue risoluzioni, la prima cosa da notare è che sono assenti 36 alti funzionari. È l’effetto dei due anni di campagna anti corruzione portata avanti dalla nuova leadership Xi Jinping.
Una campagna che si sta concentrando sugli alti quadri dell’esercito e che, stando a tutte le dichiarazioni, arriverà a colpire molto in alto. Per il resto il governo si concentrerà sulle misure anti inquinamento e sulla gestione della “nuova normalità”, ovvero un paese con una crescita che si assesterà intorno al 7 per cento.
GIAPPONE – Abe nei guai
Una sede locale del Partito liberaldemocratico di Yamaguchi, circoscrizione elettorale del primo ministro Shinzo Abe, ha ricevuto finanziamenti da aziende locali scelte per ricevere sussidi dallo Stato. Secondo la legge elettorale, le aziende non possono donare fondi a scopo politico entro l’anno dalla loro nomina nelle liste dei sussidi pubblici.
È solo l’ultimo episodio di questo genere in poche settimane e ancor più grave perché riguarda direttamente il primo ministro giapponese. A febbraio Koya Nishikawa si è dimesso da ministro dell’agricoltura dopo rivelazioni sui finanziamenti ricevuti da aziende che avevano ricevuto sussidi statali. Anche il ministro dell’educazione Shimomura è accusato di aver ricevuto fondi da gruppi politici non registrati esterni al suo collegio elettorale di Tokyo.
CINA – Shaolin sotto accusa
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Più che un tempio sta diventando una multinazionale. Il tempio buddhista famoso per le arti marziali è di nuovo sotto accusa per il suo recente progetto da 250 milioni di euro di espansione in Australia. Oltre a una scuola di arti marziali, comprenderà un hotel a 4 stelle e un campo da golf.
Dal 1999, ovvero da quando è in carica il nuovo abate Shi Yongxin, il tempio è stato trasformato in un marchio. Oltre ai tour mondiali di arti marziali, nel 2009 l’abate aveva anche cercato di quotarlo in borsa ma è stato fermato da un’ondata di critiche nazionali.
SINGAPORE – La città più cara del mondo
Per il secondo anno consecutivo Singapore conserva la sua posizione come città più cara del mondo, secondo la ricerca dell’Economist Intelligence Unit che mette a confronto il costo di oltre 160 servizi e prodotti in 133 città del mondo.
Dietro Singapore si piazzano Parigi, Oslo, Zurigo e Sydney.
Singapore risulta l’11 per cento più cara di New York – termine di paragone dello studio – negli alimentari di base e, insieme a Seul, il luogo più caro del mondo per l’abbigliamento, con prezzi di oltre il 50 per cento più cari della Grande Mela. Ma dove il prezzo da pagare diventa eccessivo è il settore dei trasporti: a causa del peculiare sistema di tassazione della Città del leone, i prezzi delle auto sono inaccessibili per molti e si stima che la spesa per muoversi nella città-stato sia di tre volte maggiore rispetto a quella dei newyorchesi.
CINA – Stop all’importazione di avorio lavorato
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Un divieto con effetto immediato che durerà un anno. Questo l’ultimo contributo del governo Xi Jinping per tutelare gli elefanti africani.
Nonostante le crescenti misure di polizia (6 tonnellate di avorio sono state polverizzate l’anno scorso nella città meridionale di Dongguang) la Cina convoglia ancora il 70 per cento dell’avorio mondiale. Un traffico illegale che si stima uccida cento elefanti al giorno, circa 35mila l’anno.
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