In Cina e Asia – Aziende di Stato nel mirino della campagna anticorruzione di Pechino

In by Gabriele Battaglia

Oltre venti grandi aziende di Stato entrano nel mirino degli organismi anticorruzione. Scontri nello Stato dello Shan in Myanmar, migliaia in fuga verso la Cina. Attacco a una moschea di Peshawar, 19 morti. In Cina la metanfetamina è sempre più diffusa. Jaycee Chan, figlio di Jackie, esce dal carcere dopo una condanna per droga. CINA – Corruzione: e venne l’ora delle imprese di Stato

26 grandi imprese di Stato saranno il prossimo obiettivo della campagna anticorruzione condotta dalla Commissione di Ispezione e Disciplina, guidata dal "Savonarola" Wang Qishan.
È il più grande giro di ispezioni di imprese pubbliche mai annunciato. Si tratta delle principali compagnie del petrolio e dell’energia, dell’elettricità, delle telecomunicazioni, dei trasporti, dei materiali, minerarie, delle costruzioni. Sono tutte nella lista Global 500 di Fortune.
Le grandi imprese di Stato sono sia le ambasciatrici della Cina nel mondo, sia enormi sacche di corruzione e poteri costituiti, che spesso si oppongono alle riforme volute da Pechino. Da tempo si parla di una riforma in direzione del mercato e di proprietà miste pubblico-privato.

MYANMAR – Scontri nello Stato dello Shan, emergenza rifugiati sul confine cinese


Foto credit: theirrawaddy.org

Quasi cinquanta soldati birmani sono morti nello stato settentrionale dello Shan in un’operazione contro i ribelli di etnia Kokang. Oltre 70 soldati sono rimasti feriti negli scontri.
Le cifre arrivano al termine di tre giorni di scontro tra le forze del governo e i ribelli conosciuti con la sigla Mndaa (Myanmar National Democratic Alliance Army). Al momento, riporta The Irrawaddy citando un giornale locale, la situazione sarebbe tornata sotto controllo grazie a un ulteriore dispiegamento di forze. Come ricorda Bbc, il governo di Naypiydaw stava cercando un accordo con i ribelli.
Sarebbero però migliaia i profughi in fuga dalla regione verso il confine cinese. A confermarlo i media di Stato cinesi e organi del Mndaa. Secondo Htun Myat Lin, segretario generale dei ribelli: “città e villaggi sono vuoti (…) da quando l’esercito ha iniziato a impiegare gli aerei per bombardare le aree”. Secondo alcune fonti, i ribelli stavano cercando di riprendere il controllo di un’area persa nel 2009.

PAKISTAN – Attacco a una moschea a Peshawar, 19 morti

È di almeno 19 morti il bilancio di un attacco talebano contro una mosche sciita a Peshawar, in Pakistan. I turbanti neri hanno sparato e lanciato granate contro i fedeli nel ricco quartiere di Hayatabad.
È seguito uno scontro a fuoco con la polizia. Uno dei talebani è stato ucciso, un suo compagno si è fatto esplodere, mentre un terzo è stato arrestato. Si tratta del secondo attacco contro gli sciiti nel giro di due settimane dopo quello contro una moschea nel Sindh che ha fatto almeno 60 morti.
Nell’ultimo decennio in Pakistan sono aumentati gli attacchi settari. Gli sciiti, minoranza che rappresenta il 20 per cento della popolazione, sono tra i bersagli principali dei gruppi radicali sunniti.

CINA – Metanfetamine 


Foto credit: scmp.com

Era invece strafatto di metanfetamine il 34enne che si è avvicinato armato di coltello a un presidio navale della marina militare cinese a Nanchang, nella provincia del Jiangxi, per cercare di entrare e rubarvi le armi. L’uomo, per ora anonimo, ha minacciato le guardie al cancello d’ingresso.
È stato spedito a farsi due anni di trattamento in un centro di riabilitazione locale. La metanfetamina è la droga che impazza in Cina e nel Sudest Asiatico e ha sostituito oppio ed eroina nelle preferenze delle giovani generazioni. È generalmente prodotta nel nord-est della Birmania e passa piuttosto facilmente attraverso il confine cinese.

CINA – Jaycee libero

Il figlio del famoso attore Jackie Chan è stato rilasciato da una prigione di Pechino, dopo aver completato una condanna a sei mesi per aver permesso ad alcune persone di fumare marijuana nel suo appartamento. L’arresto era avvenuto l’estate scorsa, nell’ambito d un giro di vite che avrebbe portato in galera oltre 7mila persone.
La compagnia di produzione del 32enne Jaycee Chan, che è attore e cantante, ha rilasciato una dichiarazione ringraziando sostenitori e media per le loro attenzioni e ha detto che Chan terrà una conferenza stampa sabato per "chiedere scusa e spiegare".
L’arresto di Jaycee Chan è stata una questione sensibile per suo padre, figura di alto profilo in Cina e soprattutto ambasciatore anti-droga. Chan ha già chiesto scusa per le azioni del figlio e ha detto che lavorerà con lui per trovare un modo di riparare.

[Foto credit: theconversation.com]