Hutong Tattoo

In by Simone

Ventisei anni lui, ventotto lei. Nato nella provincia meridionale dello Hunan lui, in quella del Sichuan lei. Si sono conosciuti nello Yunnan, dove hanno vissuto diversi anni prima di spostarsi per lavoro a Pechino. Sono Chacha e Wang Ke, due giovani tatuatori cinesi che vivono in un hutong della capitale, tra la Torre del Tamburo e Andingmen.

Si definiscono degli artisti, passano le giornate nel loro studio a disegnare e fare tatuaggi e piercing. Chacha è anche cantante di un gruppo punk, i Nǎozhèndàng (“commozione cerebrale”). Laureata in Belle Arti Wang Ke, autodidatta Chacha. Amano i concerti di musica rock e andare con lo skate. Si sono trasferiti nella capitale da quasi un anno e hanno scelto Pechino per la scena artistica e musicale che offre.   

Quando e perché avete cominciato a fare tatuaggi?

Chacha: Io ho iniziato nel 2003. Avevo bisogno di un lavoro, qualcosa che mi piacesse e che non mi obbligasse a mettere una cravatta. Alcuni dei miei amici erano tatuatori, sono loro ad avermi insegnato molte cose.

Wang Ke: Ho cominciato a fare tatuaggi durante gli anni dell’università. Non ero brava, non so perché ho scelto questo, forse perché tra i miei compagni di studio e i ragazzi della scena musicale di Chongqing molti erano tatuatori. Studiavo disegno e per me all’inizio tatuare altro non era che disegnare sulla pelle. Solo dopo aver conosciuto l’arte e la cultura del tatuaggio ho capito che questo modo di vedere era in realtà troppo semplice e superficiale.

Chi sono i vostri clienti?

Chacha: Solitamente sono amici o gente che ci viene presentata dai nostri amici e conoscenti. Altri visitano il nostro sito (http://www.myspace.cn/nonotattoo), apprezzano i nostri disegni e vengono qui a farsi tatuare. Quindi in generale sono tutti ragazzi della nostra età, con la passione per l’arte, la musica e la cultura underground. Sono amici, non li consideriamo solo “clienti”.

Secondo voi, cosa pensano i cinesi dei tatuaggi?

Chacha: Riportano alla mente il Shuǐhǔ Zhuàn (romanzo storico cinese, tradotto in italiano col titolo di “I briganti”, n.d.t.), i mafiosi, i criminali, i tatuatori e le rock star. 

Il vostro corpo è pieno di tatuaggi, credete che questo influenzi la vostra vita quotidiana? In quali aspetti? Cosa pensano di questo le vostre famiglie?

Chacha: Sicuramente la nostra vita è influenzata dai tatuaggi che abbiamo addosso. Ad esempio, agli occhi di un dottore della medicina tradizionale cinese siamo dei pazzi che hanno rovinato il nostro corpo con disegni e piercing. Ma questo noi lo capiamo, non è un problema, molte persone non sono aperte al nuovo e non sanno accettarlo. Con le nostre famiglie non abbiamo problemi, ci accettano e ci hanno sempre permesso di fare il tipo di vita che vogliamo.