In seguito alla condanna a morte del cittadino britannico accusato di traffico di droga, proponiamo un editoriale del Global Times, quotidiano cinese in lingua inglese, pubblicato il 30 dicembre 2009.
I potenziali trafficanti di droga dovranno pensarci due volte prima di mettere piede in Cina. Il crimine infatti è punito duramente ed è applicabile in modo uniforme, indipendentemente dalla nazionalità dell’autore del reato.
L’esecuzione di Akhmal Shaikh, un cittadino britannico che è stato catturato con quattro chilogrammi di eroina all’aeroporto di Urumqi, nel 2007, ha assicurato giustizia alle centinaia di migliaia di vittime della droga e delle famiglie rovinate dalla dipendenza da stupefacenti.
Questi farmaci hanno lo stesso effetto di un cancro nella società e devono essere eliminati senza pietà. Per raggiungere questo obiettivo, ogni governo deve essere duro con i reati collegati alla droga. Shaikh non è il primo, né l’ultimo, straniero condannato a morte in Cina. Gli ambienti diplomatici britannici e i media hanno provato a montare una campagna per salvare la vita al cittadino inglese, nato in Pakistan. Ma il delirio scatenato dai diplomatici e dei media non può suscitare simpatia, perché il traffico di droga è una minaccia in tutto il mondo, e il rispetto della legge di un paese è un principio comunemente accettato.
Anche se ha abrogato la pena di morte, la Gran Bretagna deve rispettare la Cina, che ha ancora la pena di morte, nonché il fatto che la detenzione di oltre 50 grammi di eroina rende una persona responsabile di un crimine per cui è prevista la condanna a morte.
[…] Due anni fa, Katsuo Mori, un cittadino giapponese, è stato condannato a morte in Cina per traffico di droga. Nonostante le forti preoccupazioni provenienti dal governo giapponese, la sentenza è stata accolta. Certo, c’è molto lavoro da fare per il miglioramento del sistema giuridico cinese. […]La discriminazione tra stranieri e cinesi sarebbe un duro colpo per l’imparzialità della giustizia, che è fondamentale per la fondazione di un paese. Difendere l’indipendenza giuridica è essenziale per dare piena attuazione dello Stato di diritto in Cina, che nel lungo periodo otterrà maggior rispetto.