Letteratura e viaggio: Giallo a Milano, emozioni a Pechino

In by Simone

Penultima giornata del Convegno letterario, con una incursione cinematografica: il documentario di Sergio Basso “Giallo a Milano” che con una meritevole operazione di raccolta di evidenze dal basso, sfata tanti luoghi comuni sui cinesi in Italia, raccontandone con una struttura da noir la loro vita reale fatta di fragilità (positive quanto negative), in particolare sogni e paure.

 

Fragilità che hanno regalato sorrisi e lacrime alla numerosa platea accorsa, ai cinesi che hanno visto ciò che vivono i loro connazionali all’estero, e gli espatriati che hanno rivisto il loro vivere in un limbo culturale che come dice uno degli intervistati “e’ fonte di ricchezza poiché si hanno dentro più culture” ma che può anche portare ad una sensazione di “nessuna appartenenza” come replica un secondo (disilluso o pessimista?).

 

Il suo e’ “un atto militante di lotta alla misinformazione imperante nei confronti della comunità cinese”, che vuole mettere in luce storie di successi spirituali, come l’attore gay che sa trasformare le contraddizioni presenti in se (come in chiunque, si badi bene) in flussi di creatività.

Ogni migrante quando parte porta con se’ un sogno, e pio succedere che a volte il sogno non si realizzi, il saper vivere con questa delusione riuscendo ad trovare una serenità e’ una forma di successo spirituale che Basso narra con poesia.

 

La chiusura, nell’accezione di non condivisione ed “essere freddi”,  della comunità cinese e’ a suo parere una forma altissima di valore della discrezione, distante dal nostro essere mediterranei, ma non per questo non meritevole di rispetto. La sua telecamera e’ un occhio che vuole educare ad osservare senza pregiudizi ed apprezzare le differenze, mossa dall’assunto, troppo spesso dimenticato nell’opinione pubblica italiana, che si ha paura di ciò che non si conosce, e che purtroppo e’ più facile additare lo sconosciuto come fonte dei mali, piuttosto che affrontare un percorso di scoperta che richiede sforzi ed umiltà nel mettere in discussione le proprie certezze o pregiudizi.

 

Sforzo che Basso sicuramente ha compiuto con il suo documentario, opera che può aiutare altri ad intraprendere tale percorso di conoscenza.