Gallery: Tulou

In by Simone

Terza gallery fotografica di Marco Tavino, la potete scorrere cliccando qui (o sulla thumb in basso a destra nella sezione Gallery)

Le precedenti gallery: Produci Consuma Crepa e Market Place

Arrivati dopo un lungo viaggio a Fuzhou, la splendida elettrizzante Fuzhou, tanto irresistibile che abbiamo sentito il bisogno di fuggire e rintanarci nel magnifico entroterra del Fujian. Dopo sette ore di furgoncino, percorrendo strade sterrate, arriviamo in un villaggio.

Rimaniamo completamente stupiti. Siamo circondati da case che ricordano molto gli anfiteatri romani: i Tulou. Queste particolari costruzioni, alcune delle quali sono molto antiche, sono le abitazioni di una delle minoranze cinesi più particolari, gli Hakka.  Dopo aver fatto un giro di perlustrazione ed esserci fatti una sigaretta con il tabacco locale, sicuramente illegale nel nostro paese, decidiamo di entrare in una di queste “case”. 

Hanno un’entrata sola, che viene chiusa – anche adesso – di notte, perché in un passato non troppo lontano, queste costruzioni servivano per proteggersi sia dagli animali sia dai briganti. All’interno sono su tre piani così che in un solo Tulou può vivere un’intera comunità, che può raggiungere diverse decine di famiglie o clan.

Nel centro spesso si trova un altare per pregare e diverse costruzioni, dipende dalla grandezza del Tulou, adibite a magazzini, pollai o porcili. Possono essere a forma ellittica, ma anche rettangolare, tutte costruite con terra ed una malta proveniente da una particolare lavorazione del riso, la struttura interna invece è completamente di legno, a volte dipinto e cesellato.

Percorrendo la valle se ne incontrano di diverse grandezze, alcune addirittura munite di mulino o di teatro annesso.
Di queste formidabili abitazioni, alcune in pessimo stato e completamente isolate dal mondo, ne rimangono sì e no venti-trenta mila, sparse tra le regioni del Fujian, del Jiangxi e del Guangdong. Nel 2008 solo quarantasei Tulou nella provincia del Fujian, costruiti tra il XV sec. ed il XX sec., sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.