Fermata la Dragon Society, la “teppa” su Facebook

In by Simone

Zun Long Ming She, ovvero la Società del Dragone: una rete creata sul Facebook cinese. Stando alle autorità locali, raccoglieva circa 160 giovani cinesi, che scambiavano tra loro file relativi a pestaggi, invitando il resto della banda a fare lo stesso. Non solo virtualità, perché dodici di loro sono accusati di avere organizzato e preso parte a otto imprese criminali tra violenze e rapine.

Le indagini sarebbero nate nel distretto di Luwan, a seguito di una rissa. Qualcuno dei protagonisti si sarebbe rivolto al gruppo on line per avere una vendetta. Così, secondo la polizia cinese, tra foto di botte e tatuaggi, il sito web era diventato ben presto un punto di riferimento.

Con una bandiera rossa su cui era inciso un drago, la pagina web presentava al pubblico i vari capi e invitava a iscriversi dietro una quota di iscrizione e con l’obbligo di osservare, da lì in avanti, la disciplina e l’organizzazione del gruppo.

La maggioranza dei membri del gruppo è minorenne, figli di migranti, per lo più. Un altro segnale di socialità e armonia a grave rischio, in questa fase di difficoltà economica.