Da mandarino a compagno: la vita di Yang Xianyi (杨宪益)

In by Simone

Lo scorso 23 novembre è morto Yang Xianyi 杨宪益 , traduttore, scrittore e testimone di quasi cento anni di storia cinese, raccontati nell’autobiografia che nella traduzione italiana pubblicata nel 1991 porta il titolo di Da mandarino a compagno.

Grande traduttore e scrittore, con la moglie Gladys Yang ha pubblicato in inglese un numero considerevole di opere della letteratura cinese degli ultimi due millenni, tra cui Le memorie di uno storico di Sima Qian, Il sogno della camera rossa di Cao Xueqin, un’antologia di opere di Lu Xun. Yang Xianyi ha tradotto in cinese anche classici occidentali come l’Iliade di Omero, gli Uccelli di Aristofane, La Canzone di Rolando, Pigmalione e Cesare e Cleopatra di Shaw.

Yang Xianyi nasce a Tianjin in una famiglia benestante, ancora bambino perde il padre e viene cresciuto da due donne, che chiama entrambe ‘mamma’: la moglie e la giovane concubina del padre che lo avevo dato alla luce. Riceve un’educazione tradizionale da insegnanti privati fino ai 12 anni, poi studia presso l’Anglo-Chinese College, una scuola missionaria nella concessione straniera di Tianjin. Segue gli studi universitari di letteratura inglese a Oxford, dove conosce la sua futura moglie e compagna di scrittura, Gladys Tayler, laureata in lingua cinese. Insieme traducono in inglese il Li Sao, incontro al dolore di Qu Yuan, lavoro col quale viene presentato nel 1953 al presidente Mao, dubbioso sulla reale possibilità di tradurre quell’opera. Per Yang Xianyi, invece, “nessuna traduzione è impossibile”.

Tornato con Gladys in Cina nel 1940, Yang trascorre gli anni della guerra traducendo e insegnando inglese in diverse università del sud della Cina. Dopo il 1949 l’iniziale rispetto intellettuale conferitogli si trasforma in sospetto, soprattutto per i numerosi contatti con gli stranieri e la tendenza a parlare troppo schiettamente; diventa comunque vicedirettore del Dipartimento Nazionale di Compilazione e Traduzione di Chongqing. Nel 1953 si trasferisce a Pechino come esperto nel dipartimento per le traduzioni della Foreign Language Press, per cui traduce letteratura straniera e insieme alla moglie Gladys anche autori cinesi classi e moderni, a cui si aggiungono traduzioni commissionate di opere di propaganda. Scrive anche molti articoli sulla letteratura occidentale e versi satirici per i suoi amici. Criticato durante la Rivoluzione Culturale, nel 1968 viene arrestato.

Dopo la riabilitazione nel 1976 è nominato redattore capo del trimestrale Chinese Literature, ricercatore e membro accademico dell’Istituto di Letteratura Straniera dell’Accademia di Scienze Sociali. Nel 1982 Yang contribusce al lancio della Panda Books, che con la pubblicazione in inglese di opere di autori moderni come Ba Jin, Shen Congwen, Wang Meng e di classici quali lo Yijing, i Racconti straordinari dello studio Liao, Il viaggio in occidente, Il romanzo dei tre regni, ha contribuito a presentare all’occidente la letteratura cinese. Gli Yang riprendono anche a dare ospitalità e ad aiutare amici, scrittori e artisti cinesi e stranieri e a partecipare alla vivace vita intellettuale seguita al nuovo clima di ricostruzione. Nuovamente ottimisti per il futuro della Cina, Yang ottiene l’iscrizione al Partito Comunista nel 1985. Yang Xianyi riprende a viaggiare e a tenere conferenze in Inghilterra, Australia, Giappone, India, ecc.

Nella primavera del 1989 Yang esprime il proprio supporto per le dimostrazioni studentesche, ma l’esito sanguinario lo lascia inorridito e lo porta alla richiesta di lasciare il partito comunista, cosa che gli vale il rispetto di molti giovani intellettuali. Nel 1993 Yang è insignito di un dottorato onorario presso l’Università di Hong Kong; a settembre di quest’anno ha ricevuto un riconoscimento dalla Translators’ Association of China.

Persa la moglie nel 1999, gli ultimi anni lo vedono ritirato nella sua casa pechinese, nascosta in una stradina tranquilla nei pressi di Houhai.