CineSerie: So Young

In Cina, Dialoghi: Confucio e China Files by Martina Bucolo

Titolo: So Young
Titolo originale: 致我们终将逝去的青春 [Zhì wǒmen zhōng jiāng shìqù de qīngchūn]
Regista
: –
Data di uscita: 2013
Genere: Romantico/Drammatico
Piattaforma: Youtube

Se non siete mai entrati in un dormitorio cinese vi ci porta lo sceneggiatore Li Qiang. Dormitori della Cina anni ’80, specifica – che sono uguali a quelli della Cina del 2021, sembra lecito aggiungere. Il film – che prende spunto dal romanzo To Our Youth That Is Fading Away di Xin Yiwu – ci trascina in una Cina che attraversa grandi riforme economiche e con un futuro in repentino cambiamento, come le vite di questi giovani studenti. Prima produzione da regista per Zhao Wei – conosciuta anche come Vicki Zhao – mette in scena un dramma adolescenziale che ruota attorno alle figure di quattro studenti: Mark Chao nel ruolo di Chen Xiaozheng; Han Geng nel ruolo di Lin Jing; Yang Zishang (nel suo debutto da protagonista) interpreta Zheng Wei e Jiang Shuying nel ruolo di Ruan Guan. In 190 minuti cerca di mettere a fuoco gli amori, i drammi e le delusioni della vita durante gli anni universitari.

Zheng Wei è una studentessa al primo anno di ingegneria, piena di sogni e grandi aspettative. L’iscrizione al college non dipende dai voti del gaokao – come succede solitamente – ma è legata ad una scelta di cuore. Decide, infatti, di frequentare la stessa università in cui si trova il suo amore d’infanzia: Lin Jing. Sfortunatamente, però, al suo arrivo nel campus lui ha già lasciato l’università per andare a studiare in America e lei si ritrova travolta da un senso di abbandono e incertezza – tutto questo nei primi dieci minuti. La sua nuova vita sta per cominciare insieme alle colleghe e compagne di camera: Li Weijun – ordinata, precisa e un po’ ficcanaso; Zhu Xiaobei, amica di tutti e amante del basket; Ruan Guan, gentile e dedita agli studi. L’amicizia tra le ragazze prende piede velocemente, soprattutto grazie alla condivisione di gioie e dispiaceri – scolastici e amorosi.
*INIZIO MINI SPOILER*
La maggior parte del film ruota attorno all’odio/amore che Zheng Wei prova nei confronti del collega Chen Xiaozheng. Tante vicissitudini in un rapporto che sembra non essere mai definito, ma che ha una brusca rottura quando Zheng Wei scopre che Xiaozheng ha deciso di partire per gli Stati Uniti. La storia che si ripete, di nuovo, trascinandola ancora in un limbo di tristezza e incomprensione.
*FINE MINI SPOILER*
È qui che avviene un salto temporale che ci fa ritrovare Zheng Wei in carriera. La scelta di aggiungere un abbondante squarcio sull’età adulta non raggiunge lo scopo di sviluppo, progressione e maturità al quale – forse – mirava la regista. Le decisioni della loro gioventù sembrano tornare a tormentarle e il passato ottimismo, adesso, lascia spazio solo al compromesso di una vita sicura e stabile. Manca la crescita personale e una riflessione sugli errori del passato. Ritroviamo adulti con gli stessi dubbi e le stesse incertezze di sempre.

Le parti del film che catturano maggiormente l’attenzione sono le riprese interne ai dormitori che, nonostante venga sottolineato dalla regista e dall’attrice protagonista vogliano rappresentare il periodo di fine anni ’80 / inizi anni ’90 in Cina, è una realtà presente anche oggi all’interno dei campus. Il caos regna sovrano, bagni in comune e cucine inesistenti. Zero comfort e uso precario dell’elettricità. Nonostante il voto finale non riesca a raggiungere la sufficienza, il film apre la strada ad alcune interessanti riflessioni riguardo le star del cinema, su quanto (e come) la loro vita privata influisca sul loro lavoro e sulla rappresentazione di quella che è (o spesso fanno passare per) la realtà universitaria.

 

Primo film da regista per Zhao Wei, progetto finale di laurea alla Beijing Film Academy, è riuscita a conquistare i botteghini continentali e anche l’approvazione del pubblico. Un successo per cui è stata anche premiata a Pechino nel 2001. Ultimamente è finita – di nuovo – al centro del dibattito pubblico su Weibo. Improvvisamente – e senza apparenti spiegazioni ufficiali – le pagine di fan club di Zhao Wei sono state oscurate. Su Youku e IQiyi – le maggiori piattaforme di streaming – il suo nome è stato eliminato da ogni produzione cinematografica. Le cause del blocco non sono state rese ufficiali, ma non stupiscono troppo. I sospetti sono molti e si guarda anche alle accuse del passato: dall’annuncio del cast di un suo film con protagonista Leon Dai – famoso attore taiwanese accusato di attivismo pro indipendenza – passando per problemi legati alla vicinanza con Alibaba – colosso dell’ecommerce finito nel mirino del governo – e l’amicizia con Jack Ma, fino al legame lavorativo con Zhang Zhehan – ve lo ricorderete per essere stato bannato dopo aver postato su Weibo una foto mentre si trovava al santuario giapponese Yakusuni, accusato poi di anti nazionalismo. Insomma, le ipotesi sono molte e le risposte poche.

Il film merita uno sguardo al mondo interpretativo della regista. Si trova su Youtube seppur con alcuni tagli, purtroppo non più disponibile su altre piattaforme.
Buona visione!

In collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università di Milano. I loro canali social:
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