Cineserie - La Jin Mao Tower

La Jin Mao Tower di Shanghai è uno principali simboli della nuova modernità cinese. L’edificio – tutto ispirato al numero otto – è stato realizzato dalla Skidmore, Owings & Merrill. È stato poi illegalmente scalato da Alain Robert. E Roland Simpson è morto gettandosi con un paracadute dalla sua cima. Anche se forse non è troppo evidente, la Jin Mao Tower è stata studiata come un omaggio alla tradizionale architettura cinese. La moderna struttura in acciaio tenta di evocare quella di una pagoda, formando una struttura stilizzata e simmetrica.

Tutto il suo design è stato concepito in relazione al numero otto, di buon auspicio nella tradizione cinese. Su una base ottagonale sorge una torre di 88 piani, la cui superficie diminuisce proporzionalmente (in ottavi) con l’aumentare dell’altezza.

La realizzazione del progetto è stata affidata a Skidmore, Owings & Merrill, il celebre studio specializzato che ha costruito il Jianianhua Center a Chongqing, la ZifengTower a Nanchino e che ha recentemente completato la Pearl River Tower a Guangzhou, con la sua forma che ricorda un sigaro.

Il progettista a capo del lavoro è stato Adrian Smith, la cui mano era stata anche dietro al Burj Dubai di Dubai. In passato Smith aveva già superato il record mondiale di altezza e si è già ritirato dalla ex azienda, per aprire uno studio tutto suo.

L’esterno dell’edificio, che assomiglia a un gigantesco guscio, lo ha reso il bersaglio perfetto per lo "Spiderman" francese Alain Robert.

Nonostante fosse stato avvertito dalle autorità che sarebbe stato detenuto per 15 giorni se avesse tentato la scalata, Robert non ha saputo resistere e, prima di essere deportato, è finito in gatta buia per 5 giorni. Il francese aveva peraltro sostenuto che perfino suo figlio di sei anni avrebbe potuto scalarlo.

La Jin Mao Tower ha fatto notizia anche quando l’australiano Roland Simpson, dopo essere saltato dalla cima, ha avuto un problema al paracadute e si è schiantato contro un edificio vicino. L’uomo è morto due giorni dopo.

Ecco le fotografie, per gentile concessione di Skidmore, Owings & Merrill