Cina – La lingua dei marziani

In by Simone

Orz. Apparentemente non ha significato, ma se osservate attentamente potrete riconoscere una figura umana stilizzata: inginocchiata con la nuca che tocca a terra. Anche questo fa parte della scrittura marziana, un complesso mix di simboli, caratteri e lettere. I giovani la usano per giocare e aggirare la censura online.
Se siete convinti che l’inglese sia la lingua delle nuove generazioni cinesi allora non siete al passo con i tempi. I “jiulinghou”, ossia quanti sono nati dopo dopo il ’90, hanno infatti sviluppato un linguaggio criptico e molto in voga, si tratta della huǒxīng wén; 吙☆魰 la lingua marziana.

Il termine nasce da una battuta della commedia di Hong Kong Shaolin Soccer del 2001, in cui Sing (Stephen Chow) dice a Mui (Zhao Wei): “Torna su Marte, la terra è troppo pericolosa”.

La moda marziana si diffonde tanto da raggiungere nel 2006 i test di ingresso per il National College a Taiwan, in cui agli studenti fu richiesto di interpretare simboli e frasi nella lingua marziana per dimostrare le proprie abilità linguistiche nella test di lingua cinese. Tuttavia, le controversie che ne seguirono, portarono all’abbandono della tematica per i futuri esaminandi.

Nel 2007 la lingua marziana attecchisce anche nel continente cinese. I primi ad usarla sono le nuove generazioni, che proprio a questa lingua si riferiscono per creare i propri nickname e chattare. Un codice segreto per comunicare, così popolare nel ciberspazio da aver addirittura portato alla creazione di software appositi di traduzione mandarino-marziano.

I blogger d’altro canto si rivolgono a questa lingua per aggirare la censura. La lingua marziana si presenta infatti come uno strano mix di caratteri, simboli e lettere.

Ogni carattere cinese può essere rimpiazzato con un suo omofono, con un carattere che gli assomigli o che abbia un comune radicale, o un carattere dal significato simile.

A rendere la lingua più criptica si aggiungono poi l’alfabeto latino, cirillico, hiragana, bopomofo, katakana, IPA e un insieme di simboli. Per esempio “lingua marziana” in cinese 火星文 huoxingwen si trasforma in 吙☆魰, in cui 火星, Marte, subisce la seguente alterazione.

星,letteralmente stella, viene rimpiazzato da "☆", un simbolo che rappresenta effettivamente una stella. 火 , diventa 吙 , attraverso l’aggiunta del radicale bocca 口, mantenendo così una somiglianza visiva con il carattere cinese. Secondo lo stesso principio , 文 wen, lingua, viene sostituito da 魰, aggiungendo il radicale pesce 鱼.

Un altro esempio di traduzione dal cinese, questo il caso di una delle due domande d’ammissione al National College di Taiwan, è il seguente "3Q Orz". Ecco il procedimento di traduzione: 3Q, nella lingua marziana significa grazie, il numero 3 in cinese è infatti pronunciato “san” che combinato con Q, da origine a “Thank you”. "Orz", rappresenta invece una persona inginocchiata a terra in segno di gratitudine in cui “O” sta per la testa “r” per le braccia e “z” per le gambe. Il tutto, si traduce dal marziano come “Molte Grazie”.

Questo linguaggio così sibillino è divenuto così un modo per mantenere private le proprie conversazioni, e oltre ad essere un codice segreto di comunicazione, questa lingua sembra anche voler esprimere un nuovo senso d’identità nelle nuove generazioni.

*Maura Fancello ha studiato all’università di Roma La Sapienza le lingue cinese e hindi laureandosi a pieni voti lo scorso dicembre. Tra il 2011 e 2012 ha trascorso alcuni mesi in Inghilterra, a Totnes, un piccolo paesino nel Devon in cui ha avuto modo di migliorare il suo inglese alla “Language in Totnes” e osservare da vicino il modello economico della Transition Town. Ha trascorso l’ultimo semestre universitario alla Beijing Foreign Studies University” dove ha seguito i corsi di cinese e sostenuto l’ultimo esame di lingua previsto dal suo corso di studi.