Cina – Il libro bianco dell’Elp

In by Simone

Tutto il mondo si interroga sulla volontà espansionistica della Cina: la potenza asiatica sarà pericolosa per la sicurezza mondiale. Il Pcc pubblica il suo primo Libro bianco dell’Esercito popolare di liberazione. Risponde alle critiche e ripropone in modo chiaro la propria teoria dell’«ascesa pacifica» e sottolineando l’alleanza militare con la Russia.
«La Cina non cercherà mai l’egemonia o l’espansione». È scritto nel primo Libro Bianco sulla strategia militare pubblicato da Pechino. Proprio negli ultimi tempi si è tornato a parlare di sicurezza nel mar cinese meridionale, a seguito dell’incontro tra Xi Jinping e Kerry a Pechino. Più in generale, tutto il mondo si interroga sulla volontà espansionistica della Cina, chiedendosi se la potenza asiatica sarà pericolosa per la sicurezza mondiale. Il Pcc con questo Libro bianco risponde a queste critiche, riproponendo in modo chiaro la propria teoria dell’«ascesa pacifica» e sottolineando l’alleanza militare con la Russia.

 Il libro bianco affronta questioni tanto militari, quanto di sicurezza in generale, trattando anche le questioni legate allo spazio e all’internet e allo spionaggio on line. Come riportato dai media cinesi, «Per la prima volta, il Libro bianco ha osservato che alcuni vicini marittimi intraprendono azioni provocatorie e rafforzano la loro presenza militare sulle scogliere della Cina e le isole che hanno illegalmente occupato». È quindi «un compito di lunga data per la Cina salvaguardare i propri diritti e interessi marittimi».Vietnam e Filippine – in particolare – «hanno continuato a costruire su alcune delle isole della Cina nel Mar Cinese Meridionale». Di conseguenza, «la Marina dell’Esercito popolare di liberazione sposterà gradualmente l’attenzione dalla ‘difesa delle acque al largo’ a una combinazione di ‘difesa delle acque al largo’ e ‘protezione in mare aperto’».

Come richiesto da Xi Jinping, anche il Libro bianco sottolinea l’importanza della flotta marina. Una rinnovata verso le proprie forze marittime da parte di Pechino. Tutto questo proprio nei giorni in cui arrivano segnali rilevanti da Taiwan. Come riportato da Reuters, «Taiwan ha proposto una iniziativa di pace martedì a risolvere le dispute territoriali nel Mar Cinese Meridionale, che dice ridurranno le tensioni che hanno messo Pechino in contrasto con i suoi vicini e gli Stati Uniti. L’iniziativa di pace per il Mare Cinese Meridionale annunciata dal presidente Ma Ying-jeou ha invitato i paesi interessati ad accantonare temporaneamente i loro disaccordi per consentire negoziati sulla condivisione delle risorse».

Il piano di Ma è simile «a una proposta del 2012 per il Mar Cinese Orientale, che ha permesso a Taiwan e al Giappone di pescare insieme in acque contestate. Tuttavia è apparso improbabile che il piano sarà accettato dalla Cina, che rivendica la maggior parte del Mar Cinese Meridionale e ha respinto i tentativi precedenti di negoziati multilaterali». Infine, come specificato, il Libro di occupa anche «dello spazio esterno», ribadendo «l’opposizione della Cina alla militarizzazione dello spazio e la sua disapprovazione di una corsa agli armamenti nello spazio». Per quanto riguarda il cyber spazio, nel Libro è scritto che «la Cina accelererà lo sviluppo di una cyber force e migliorerà le sue capacità in consapevolezza della situazione informatica e della cyber difesa».

Poiché gli interessi nazionali cinesi si estendono ulteriormente all’estero, potrebbe «rafforzare la cooperazione per la sicurezza internazionale in aree crucialmente riguardanti interessi esteri della Cina», impegnando il Pla in ampie questioni di sicurezza regionale e internazionale, e promuoverà l’istituzione di meccanismi di comunicazione d’emergenza, precauzione di rischi militari, gestione delle crisi e controllo dei conflitti. Il documento – infine – ha sottolineato la futura cooperazione con le forze armate russe, sostenendo che il Pla «favorirà un quadro globale, diversificato e sostenibile per promuovere le relazioni militari».

[Scritto per East]