Cina – Il lavoro non è più a tutti i costi

In by Simone

1,3 milioni di cinesi hanno affrontato l’esame pubblico per diventare funzionari di stato. Ma forse la famosa “ciotola di riso di ferro” non basta più se delle oltre 19mila posizioni di lavoro aperte, almeno 200 non hanno trovato candidati. Ma nel frattempo i posti di lavoro sono calati del 15 per cento. Le posizioni rimaste vacanti.
1,3 milioni di cinesi hanno affrontato l’esame pubblico per diventare funzionari di stato. Una media di 50 candidati per ogni posizione aperta dallo Stato. Un articolo del Financial Times aveva denunciato che i neolaureati quest’anno sono stati sette milioni, 190mila in più rispetto all’anno scorso. Ma nel frattempo i posti di lavoro sono calati del 15 per cento. Eppure, nonostante la disoccupazione tra i laureati sia in aumento, per alcuni posti di lavoro non si è presentato nessuno.

Il punto è che i recenti scandali legati alla lotta alla corruzione mostrano come alcune opportunità di carriera siano divenute più rischiose che altro. La famosa “ciotola di riso di ferro” dunque non basta più se delle oltre 19mila posizioni di lavoro aperte, almeno 200 non hanno trovato candidati. Tutto questo in una situazione generale di circa 7 milioni di dipendenti pubblici assunti, ma con turn over sempre più difficili. Secondo le statistiche ufficiali, quest’anno le posizioni aperte nel settore sono già il 6,4 per cento in meno rispetto all’anno passato. Inoltre, sempre secondo fonti governative, almeno un laureato su de quest’anno starebbe ancora cercando lavoro.

I lavori più ignorati sono stati quelli legati al controllo finanziario e alla protezione ambientale. Un esempio? Nonostante la polemica vivissima su l’inquinamento atmosferico della capitale, o forse proprio per quello, nessuno si è presentato per la posizione di meteorologo presso la municipalità di Pechino. Stessa situazione nella regione che circonda Pechino, lo Hebei, e in 9 altre regioni. Addirittura 11 posizioni per il controllo delle acque sono andate deserte.

Sono proprio le posizioni di controllo quelle evitate dagli aspiranti funzionari pubblici, in prevalenza le posizioni legate alla supervisione statistica, al controllo e alla vigilanza bancaria. Fa riflettere che il primato di posizione aperte ma nessun candidato a competere l’ha ottenuto l’amministrazione ferroviaria.

A luglio infatti l’ex ministro delle Ferrovie cinese, Liu Zhijun, è stato condannato alla pena di morte con sospensione. Tra i capi d’accusa nei confronti dell’ex ministro delle Ferrovie c’era quella di "avere praticato favoritismi", essersi "macchiato di negligenza" e "avere commesso abuso di potere, causato gravi perdite al patrimonio pubblico e agli interessi dello Stato e del popolo". Liu ha poi dovuto rispondere delle accuse per "avere favorito i guadagni di terze persone e avere accettato beni e regali dagli altri". La beffa è che anche il carcere dov’è rinchiuso Liu sta faticando a trovare candidati per le posizioni lavorative che ha aperto.

[Scritto per Lettera 43; foto credits: www.theepochtimes.com]