Chongqing. Morte sospetta di un britannico

In by Simone

Il governo inglese chiede alla Cina di aprire un’inchiesta sulla morte di un cittadino britannico ufficialmente deceduto per "eccesso d’alcol". Ma gli amici sostengono che l’uomo, legato alla famiglia di Bo Xilai, fosse astemio. Il WSJ lega questa vicenda alla fuga di Wang Lijun nel consolato americano. Sembra un perfetto incipit per un romanzo ambientato a Chongqing, in Cina, alla vigilia della successione politica che si tinge sempre più di misteri: la morte di un britannico, in circostanze per niente chiare, lo scorso novembre. Il corpo viene cremato, le autorità cinesi ritengono che la morte sia stata causata da eccessive dosi di alcool, il caso è chiuso.

Passano i mesi e cade Bo Xilai, sconquassando il panorama politico cinese. Ed ecco che la morte del businessman inglese, Neil Heywood torna d’attualità. Le autorità britanniche chiedono ai cinesi un’investigazione.

Il motivo? Heywood era vicino ai famiglia di Bo Xilai e la sua morte è troppo sospetta e troppo frettolosamente archiviata dalle autorità locali. Secondo gli amici dell’uomo d’affari inglese, infatti, la vittima sarebbe stata astemia.

Tutto è partito da Chongqing. Quanto si conosce dei recenti problemi politici della Cina non è mai del tutto chiaro, ma si può azzardare un punto di partenza: tutto è cominciato quando Wang Lijun, il braccio destro di Bo Xilai, leader del Pcc di Chongqing, è scappato dalla megalopoli, per cercare riparo nel consolato di Chengdu.

I motivi della sua “fuga” possono essere vari: si tratta di un difficile esercizio, quello di districarsi tra spiegazioni, rumors e fatti reali.

Un nastro, pubblicato la settimana scorsa su youtube, cercherebbe di dimostrare che Wang era scappato, perché temeva una vendetta di Bo Xilai, cui aveva comunicato indagini su alcuni membri della famiglia.

Un’altra voce che si era sviluppata nei giorni scorsi era quella relativa al colpo di stato: Wang Lijun si sarebbe recato al consolato di Chengdu per ottenere un passaggio a Pechino dove denunciare il tentativo di colpo di stato orchestrato da Bo e Zhou Yongkang, suo alleato tra i nove del Politburo.

Stando alle recenti indiscrezioni pubblicate oggi, 26 marzo, dal Wall Street Journal, invece, ci sarebbe anche una terza ipotesi: Wang Lijun avrebbe raccontato a Bo Xilai della morte per avvelenamento di Neil Heywood, uomo d’affari inglese vicino alla moglie del potente boss di Chongqing. La reazione di Bo non avrebbe rassicurato Wang, che sarebbe scappato al consolato Usa di Chengdu.

Heywood – secondo la ricostruzione fornita dal Wall Street Journal – è stato trovato morto nella sua stanza d’albergo a Chongqing lo scorso mese di novembre. Le autorità locali hanno dichiarato che sarebbe morto per “consumo eccessivo di alcol” e hanno cremato il corpo senza l’autopsia. Amici del businessman sollevarono subito dei dubbi: Heywood sarebbe stato astemio.

Heywood lavorava in Cina come consulente indipendente e pare avesse stretti legami con la famiglia di Bo, anche grazie alla rete di conoscenze della moglie cinese, che era vissuta a Dalian nel periodo in cui Bo Xilai fu sindaco della città, tra il 1993 e il 2001. Heywood ha anche lavorato presso il concessionario lacale di Aston Martin a Pechino.

In particolare, pare che Heywood avesse in piedi affari con la seconda moglie di Bo Xilai: “la signora Gu -ha scritto il Wall Street Journalha studiato diritto e politica internazionale e dopo la laurea ha fondato lo studio legale Kailai. È salita alla ribalta come avvocato gestendo diversi casi di alto profilo, ed è stata il primo avvocato cinese a vincere una causa civile negli Usa. Ha anche scritto diversi libri popolari, tra cui Vincere un caso negli Stati Uniti”.

Recentemente Bo Xilai aveva difeso le attività della moglie, sottolineando che lo studio legale era già noto ancora prima del matrimonio con l’ex capo del partito comunista di Chongqing.

La Cina ha promesso al Regno Unito supporto e chiarimenti sulle cause della morte: da verificare se il decesso di Heywood faccia parte della saga di Chongqing e sia collegato alla tempesta politica che sta investendo i vertici del potere cinese.

[Scritto per Lettera 43; Foto credit: panoramio.com]