China E-Files – Novità e scossoni nel cyberspazio cinese

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Alipay, piattaforma di proprietà Ant Financial, il braccio fintech di Jack Ma, ha lanciato ad ottobre 2018 la sua piattaforma di servizi sanitari ha attualmente poco più di 50 milioni di utenti. Xiang Hu Bao, che significa “protezione reciproca”, è una piattaforma online all’interno dell’app mobile Alipay che fornisce un piano sanitario di base per la protezione da “100 malattie critiche”. Tutti i partecipanti alla piattaforma condividono il rischio delle malattie e sopportano le relative spese come una collettività attiva.

La piattaforma non richiede pagamenti anticipati o quote di ammissione ed è disponibile per gli utenti che hanno da 30 giorni di età a 59 anni e soddisfano i criteri di salute e di rischio di base. Le richieste, inviate tramite l’app Alipay, possono ricevere un pagamento una tantum fino a 300.000 RMB, circa 44.500 $, mentre i costi della distribuzione sono condivisi equamente tra tutti gli altri partecipanti. Le richieste contestate vengono esaminate da partecipanti qualificati.

Anche se non è un vero prodotto di assicurazione sanitaria, Xiang Hu Bao integra altre offerte premium inerente al settore, comprendendo una gamma più ampia e una maggiore profondità di copertura, ha dichiarato Alipay.

Il colosso con base ad Hangzhou ha aggiunto che il servizio è importante per i gruppi a basso reddito che non possono permettersi i premi e i pagamenti anticipati che sono comuni nella tradizionale assicurazione sanitaria commerciale.

La Insurance Association of China ha rilevato che solo il 6,7% degli intervistati ha acquistato un’assicurazione sanitaria commerciale. Tuttavia, circa il 47% dei 50 milioni di partecipanti di Xiang Hu Bao sono lavoratori migranti e il 31% proviene da aree rurali e regioni a livello di contea, ha detto Alipay.

Come garantire quindi autenticità ed ufficializzazione delle prove a supporto delle rivendicazioni sulla piattaforma? Grazie alla tecnologia blockchain made Alibaba. I partecipanti hanno la possibilità di uscire dal sistema in qualsiasi momento dopo aver pagato le spese condivise associate a tutte le richieste in sospeso.

Ma la strada di Jack Ma verso il mondo dell’assistenza sanitaria non è la sola novità. Secondo un report governativo da dicembre Pechino ha bloccato ben 33.600 app

Nel mirino dei watchdog del governo gioco d’azzardo e “immagini indecenti”, si legge nel report. Tuttavia la scure governativa non si è limitata alle app. Più di 2,3 milioni di siti Web sono stati rimossi e, contestualmente, un volume di oltre 24,7 milioni di informazioni, ritenute “lowbrow”, sono state eliminate dalle piattaforme di social media.

L’intenzione di Pechino è quella di ripulire totalmente il cyberspazio, ma rimangono gli interrogativi, anche a sentire i netizen, sulla vera utilità e fine dell’azione.

Secondo gli organi ufficiali del partito, Pechino sta intensificando gli sforzi per “ripulire” il cyberspazio cinese, con l’obiettivo di annullare l’uso improprio delle tecnologie dell’informazione per combattere dipendenze da gioco, pornografia online e violazione della privacy.

Finora, i regolatori hanno avvertito i principali fornitori di servizi cloud, app store e piattaforme di social media tra cui WeChat, Weibo e il forum online di Baidu Tieba come parte di più ampi sforzi di “cancellazione”. Un terremoto online, che tuttavia non sembra aver lasciato indifferente il popolo del web, dal momento che su Weibo molti sono i commenti negativi su questa decisione.

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di Cifnews

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