Caratteri Cinesi – La terra e il libero mercato

In by Simone

L’assegnazione della terra viene ancora regolamentata attraverso il "sistema dei due prezzi", quello governativo e quello dettato dal mercato. Secondo alcuni dovrebbe essere regolata solo dal libero mercato, secondo altri questo non farebbe che aumentare la corruzione dei funzionari.
L’obiettivo della riorganizzazione delle terre e delle risorse è l’annullamento del sistema di due prezzi per l’assegnazione delle terre e l’aumento dell‘offerta della terra e della capacità di regolamentazione.

Queste azioni ridurrebbero la corruzione che nasce proprio quando il trasferimento della terra viene fatto "fuori dal mercato". Inoltre nel processo di espropriazione del terreno, si possono usare i prezzi stabiliti dal mercato per compensare gli interessi di coloro ai quali la terra viene requisita. 

L’opinione pubblica sulla questione della giustizia e dell’equità è varia e confusa; al suo interno questo è un motto che non piace a molti. 

Il cosiddetto “sistema dei due prezzi” per l’assegnazione, in poche parole indica che la fornitura dei terreni può essere portata a termine in due modi: uno è quello regolato dal governo, che assegna gratuitamente la terra demaniale alle aziende che la usano; l’altro è fatto attraverso metodi che rispondono alle regole del mercato e  prevede la vendita della terra demaniale contro un compenso.

Oggi si svolge principalmente per mezzo di aste, gare d’appalto e quotazioni. In base a quanto affermato da Gan Cangchun, in Cina oggi, dopo più di tre decenni di riforme, il grado di distribuzione dei terreni e delle risorse naturali […]  segue ancora il sistema dei due prezzi.

Solo se l’economia di mercato fosse perfetta, la terra rappresenterebbe un fattore chiave e la sua mercificazione sarebbe una cosa giusta. Ma le parole di Gan Cangchun hanno suscitato un forte allarme tra gli internauti.

In tanti credono che se sarà come lui afferma, gli abusi relativi all’"amministrazione finanziaria dei terreni", denunciate in tutti i modi, aumenterebbero e alla fine aumenterebbero ulteriormente anche i prezzi degli immobili, già molto pesanti per un cittadino medio.

Questo è un tipico errore ideologico, […] come dire che la corruzione dei funzionari, disprezzata più di ogni altra cosa dalla gente, deriva esclusivamente dal denaro. 

Prendendo la questione della terra ad esempio, il costo base di un terreno assegnato dallo stato, se paragonato al costo di vendita è molto più basso. In teoria, la terra offerta attraverso l’assegnazione va a soddisfare le necessità pubbliche che non hanno scopo di lucro e non dovrebbero perseguire l’obiettivo del profitto sul mercato. 

Però la situazione odierna vede alcuni dipartimenti privilegiati del governo a cui viene assegnata la terra demaniale, avviare attività commerciali o semi-commerciali su un terreno ricevuto gratuitamente. Possono addirittura rivenderlo e ricavarne denaro! 

Inoltre, proprio perché le funzioni del mercato sono nulle, è molto difficile determinare il costo per coloro che utilizzano la terra che viene trasferita gratuitamente. 

Sappiamo che anche se i progetti sono pubblici devono calcolare attentamente i costi e mirare al massimo beneficio, però qui il beneficio non è solo un beneficio economico. Lo stesso vale per le case popolari […]

La chiave del problema dell’"amministrazione finanziaria della terra" che lascia perplessi in molti, […] sono i guadagni provenienti dalla sua vendita che hanno raggiunto una quota talmente grande e irrazionale tra le entrate dei governi locali che sono diventate una risorsa finanziaria fondamentale per le municipalità.

Così fanno di tutto, anche a livello di misure politiche, per alzare il prezzo del terreno e conseguentemente causare l’innalzamento dei prezzi delle case. […] Per risolvere il problema di cui sopra e permettere ai prezzi degli immobili di tornare a livelli normali, l’unica via corretta è quella di avviare una nuova serie di riforme e di riaggiustamenti della distribuzione delle tasse a livello locale e centrale. 

Bisognerebbe aumentare le entrate dei governi locali e ridurre progressivamente la loro dipendenza dai guadagni provenienti dalla vendita delle terre. […]

Un principio da tenere sempre a mente è che solo la piena e libera concorrenza sul mercato riesce a produrre la massima efficienza economica, indipendentemente dallo scopo. […] Annullando i meccanismi di mercato, non solo non si contribuirà al raggiungimento di scopi moralmente superiori, ma si favorirà la nascita di nuovi problemi e nuove contraddizioni.

[Traduzione di Tania Di Muzio; Trovate il post integralmente tradotto su Caratteri Cinesi. Foto di copertina di Alberto Boccanelli]
* Chen Jibing è nato nel dicembre del 1967 a Shanghai. Ha ottenuto due lauree, una in ingegneria presso la Tongji University e l’altra in giornalismo presso l’Università Fudan di Shanghai. Nel corso della sua carriera ha lavorato per diverse testate cinesi, occupandosi di argomenti vari. Attualmente lavora allo Shanghai Business, ha uno spazio sull’Economic Observer e collabora con il settimanale on-line CoChina. È uno dei fondatori dell’Oriental Morning Post.