Caratteri cinesi – Il sole di Arles

In Caratteri Cinesi by Simone

Una poesia di Haizi, il "poeta-ragazzo" (al secolo Zha Haisheng), morto suicida poco prima di Tian’anmen ’89. E’ dedicata a Vincent Van Gogh, il pittore olandese che Haizi chiamava “fratello emaciato” e per cui nutriva un’immensa ammirazione. In lui vedeva una forza creativa che gli consentiva di vedere il mondo al di là del reale.  Il sole di Arles
Al mio amico emaciato

“Di tutto ciò che ho creato secondo la Natura, sono le castagne quelle che ho tratto via dal fuoco. Oh! Coloro che non credono nel sole rinunciano a Dio.”

Vado a sud
vado a sud.
Nel tuo sangue né amanti né primavere.
Né lune:
persino il pane scarseggia,
e gli amici ancor di più.
Solo un gruppo di bambini sofferenti, ingurgitano tutto.
Fratello mio emaciato, Van Gogh, Van Gogh.
Gli abeti e i campi di grano
sgorgano noncuranti dalla terra,
come i vulcani, non badano alle conseguenze.
E poi da te
sgorga una vita superflua.
In realtà, uno solo dei tuoi occhi potrebbe illuminare il mondo,
ma tu vuoi usare il tuo terzo occhio, il sole di Arles.
Vorresti bruciare il firmamento e farne grezzi corsi d’acqua,
bruciare la terra e farla girare.
Alzi le tue mani giallastre, spasmodiche, i girasoli,
e inviti tutti coloro che han tratto via le castagne dal fuoco.
Non devi dipingere ancora il giardino degli ulivi di Cristo,
se proprio devi, dipingi la raccolta delle olive,
o una violenta palla di fuoco,
che sostituisca il padre del cielo.
Pulisci bene la vita,
fratello dai capelli rossi, finisci il tuo assenzio.
Accendi questo fuoco.
Ardi.

[Il pezzo è anche su Caratteri cinesi. Traduzione di Serena De Marchi]

*Haizi, al secolo Zha Haisheng, nasce il 24 marzo 1964 nella provincia dell’ Anhui da famiglia contadina. Si suicida il 26 marzo 1989, poco prima degli eventi di piazza Tian’anmen, diventando così un simbolo, "martire dell’arte" per il movimento degli studenti. La sua produzione copre un periodo di soli 7 anni (1982-1989) ma è molto prolifica: più di 250 poesie, opere in versi e racconti. Haizi adotta per lo più il verso libero, in una poesia individualista, dove emerge l’ego del poeta. Spesso utilizza la tecnica del flusso di coscienza.