Baidu ha dei problemi con il copyright

In by Simone

Scrittori cinesi accusano Baidu di infrangere i diritti della proprietà intellettuale. Baidu risponde. Un'analogia tira l'altra, tra Baidu e Google.

Baidu attribuisce grande importanza alla protezione della proprietà intellettuale, e lo abbiamo reso noto fin dal primo momento in cui abbiamo lanciato Baidu Library. Avevamo promesso agli autori e ai proprietari del copyright la possibilità di mandare le proprie rimostranze a questo indirizzo web, http://tousu.baidu.com/wenku, con l'impegno di cancellare eventuali contenuti in 48 ore massimo. Abbiamo già cancellato molto materiale che era stato caricato da user di Baidu Library. Nello stesso tempo stiamo cercando di trovare degli accordi con gli editori attraverso i servizi di Bookstore e Baidu Open Application Platform.

E' la risposta ufficiale di Baidu, che mi viene recapitata da Kaiser Kuo, responsabile internazionale del rapporto con i media dell'azienda cinese. Motore di ricerca e non solo, Baidu, come Google, ha avuto gli stessi problemi con scrittori ed editori, poco felici di vedere le proprie opere a disposizione di tutti, gratuite e costantemente a disposizione per essere condivise.

Un attacco a Baidu – qualche settimana fa – era giunto dagli Usa che avevano accusato il gigante cinese di appoggiare, di fatto, la pirateria. Questa volta invece il fuoco è amico e arriva da 40 scrittori cinesi che ieri, nella giornata mondiale dei diritti dei consumatori, hanno attaccato frontalmente Baidu reo di infrangere la proprietà intellettuale, a causa del servizio Baidu Library, che mette migliaia di libri a disposizione degli utenti, a gratis e in sharing. A Novembre analoghe proteste erano state recapitate a Baidu dalla Shanda Literature Corporation, casa editrice che pubblica l'80% della letteratura stampata in Cina: le lamentele della casa editrice erano arrivate un anno dopo il lancio del servizio da parte di Baidu, avvenuto nel 2009.

 

La lettera aperta degli scrittori ha avuto un esito sui media ufficiali, trovando spazio su molti quotidiani cinesi. Una vicenda che ricorda quella del 2009 quando gli scrittori cinesi usarono le stesse parole contro Google

 

Come ricorda il Global Times la questione legata alla proprietà intellettuale è stata menzionata anche dal premier Wen Jiabao nel corso del discorso finale dell'Assemblea Nazionale Popolare, appuntamento annuale di quello che viene spesso definito come il "parlamento" cinese", terminata lunedì scorso: intensificheremo i nostri sforzi, ha detto Wen Jiabao, nella lotta alle violazioni del copyright.

[Anche su Wired] [Foto da http://istockwizard.blogspot.com]