Baidu Beat: sul nuovo servizio di blog del motore di ricerca cinese

In by Simone

Kaiser Kuo, direttore delle comunicazioni internazionali di Baidu, ha lanciato sul suo twitter e ovunque abbia un account sui social network, la notizia del nuovo servizio di Baidu, il motore di ricerca numero uno in Cina: si tratta di Baidu Beat, un blog in inglese, con il quale Baidu traduce e diffonde notizie sulla Cina, con particolare attenzione a cosa i cinesi cercano sul motore numero uno del paese.

Ottimi i primi feedback (anche se il serivizio è stato lanciato solo poche ore fa), molto alta l’attesa in generale, perché coinvolge un gigante cinese, Baidu e una personalità nota nel mondo dell’internet locale, ovvero Guō Yíguǎng aka Kaiser Kuo.

Così, appena viste le novità di giornata, l’ho contattato per avere più informazioni circa il progetto, chiedendo di poter parlare con qualcuno dello staff che si occupa di Baidu Beat. La risposta è stata quella che mi sarei aspettato da un personaggio come Kaiser Kuo, in prima linea quasi sempre: puoi parlare con me visto che il servizio è mia idea e lo gestisco io.

Di seguito alcune battute della chiacchierata su Baidu Beat, il nuovo servizio di Baidu che, vista la forza del colosso cinese, diventerà presumibilmente uno snodo informativo fondamentale nella Nuovissima Cina.

Qual è l’idea di fondo?

E’ quella di offrire una finestra sulla cultura cinese alla gente interessata alla Cina, ma che non ha la possibilità di leggere il cinese. Ogni secondo, di ogni giorno, noi possiamo sapere cosa cercano i cinesi on line e questo può essere molto interessante. Speriamo che chi ci leggerà con continuità possa capire i principali interessi degli users cinesi. Del resto più dell’80% delle ricerche in Cina avvengono su Baidu.

Qual è la differenza, se c’è, tra Baidu Beat e altri “bridge blog” in inglese?

Siamo anche noi un bridge blog, ma non ci occupiamo solo di traduzioni. Vogliamo spiegare quali sono le cose che attirano l’attenzione dei netizen cinesi, su eventi, controversie, polemiche, scandali.

Vi occuperete anche di temi sensibili?

Naturalmente. Dovremo stare un po’ attenti nelle nostre selezioni dei topic, ma penso che ci sia un margine di manovra.

Cosa vi aspettate da questo servizio?

Speriamo che diventi un appuntamento fisso per chi sta in Cina da straniero, per chi è interessato alla cultura cinese, per i giornalisti, blogger e chiunque sia curioso circa l’attitudine di ricerca dei cinesi. Non abbiamo nessuna ambizione commerciale in merito.

E’ il primo passo verso altri servizi in inglese da parte di Baidu?

No, è qualcosa che in quanto direttore della comunicazione internazionale, sento come parte del mio mandato. Comunicare internazionalmente!

[Anche su Wired.it]