Ieri ventisei lavoratori sono rimasti uccisi in una miniera di stagno nella provincia centrale di Hunan, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. L’incidente è stato causato dalla rottura dei freni dei due ascensori su cui erano i lavoratori: su trentuno diciannove sono morti all’istante, mentre altri dodici sono rimasti feriti nella caduta. Sette di loro sono morti per le ferite riportate, prima che arrivassero i soccorritori.
Il Vice Governatore Chen Zhaoxiong ha visitato il luogo dell’incidente e ha prontamente avviato l’apertura di un’inchiesta. Il governo provinciale ha invece ordinato un immediato controllo della sicurezza delle miniere di tutta la regione.
In Cina ogni anno avvengono parecchi incidenti sul lavoro, specie nelle miniere di carbone, dove si estrae il 70% del fabbisogno energetico del paese. Spesso i cantieri e le miniere sono aperti in fretta e senza le adeguate misure di sicurezza per i lavoratori.
Le autorità hanno rilasciato dati secondo i quali più di 3200 minatori sono morti nelle miniere di carbone solo l’anno scorso: cifre da prendere con cautela perché secondo il parere di gruppi di lavoratori indipendenti il numero effettivo sarebbe molto più alto.