Alibaba impiega 2000 impiegati solo per prevenire le frodi e ha aiutato le forze dell’ordine ad arrestare 400 persone coinvolte nella vendita di prodotti contraffatti. L’azienda – che è fresca fresca dell’opa più grande della storia – ha annunciato di voler presentare un “reclamo formale” all’azienda statale che la accusa. Le sue azioni intanto sono calate e il nervosismo tra gli investitori aumenta.
«Esistono attività illegali sulle piattaforme di trading di Alibaba Group e per lungo tempo la società ha omesso di prestarvi una adeguata attenzione e non è riuscita ad adottare misure per fermarle. Questo non solo rappresenta la più grande crisi di integrità che la società si trova ad affrontare fin dalla sua fondazione, ma ha anche danneggiato altre società Internet che cercano di operare legalmente».
Si tratta di un estratto di un report del governo cinese, che non venne reso pubblico immediatamente per non danneggiare Alibaba sul mercato azionario americano. Ma le accuse di Pechino sono pesanti. E Alibaba ha risposto.
Un primo passo
E’ stato fatto un “primo passo” per la risoluzione del conflitto tra Alibaba e l’Amministrazione statale cinese dell’industria e del commercio sulla vendita di prodotti contraffatti e scadenti. Così Jack Ma ieri in un discorso pubblico ad Hong Kong. Senza specificare meglio, ha affermato che la risoluzione Saic non era condivisa da “alcuni funzionari governativi”, che Alibaba impiega 2000 impiegati solo per prevenire le frodi e che ha aiutato le forze dell’ordine ad arrestare 400 persone coinvolte nella vendita di prodotti contraffatti. “Non vogliamo che si fraintenda: Taobao non è una piattaforma per vendere prodotti contraffatti”.
Ricordiamo velocemente cos’è Alibaba
È leader del mercato dell’e-commerce in Cina e nel mondo. È stata fondata nel 1999 da Jack Ma, oggi uno degli uomini più ricchi del paese. Dal giorno della sua quotazione in borsa negli Usa, Alibaba ha guadagnato 485 milioni di dollari nei tre mesi terminati a settembre e ha generato un fatturato di 2,7 miliardi di dollari.
Di cosa è accusata Alibaba
Su Alibaba si compra e si vende di tutto. Dai prodotti made in China, fino ad una persona che può andare a trovare gli anziani genitori in paesi sperduti al posto dei figli o dei nipoti legittimi. Ci sono diverse piattaforme, alcune delle quali vendono prodotti fake. Non si tratta di una novità. Ma il governo cinese, ha accusato di questo la società di Jack Ma.
Non solo, perché il rapporto sostiene che Alibaba avrebbe anche diffuso pubblicità illegali, ingannando i consumatori «con false affermazioni su prezzi bassi e altri dettagli». Alcuni dipendenti di Alibaba – inoltre – avrebbero «preso tangenti» e la società non sarebbe «riuscita a contrastare efficacemente le frodi». Naturalmente il fatto che queste accuse arrivino direttamente da un organo statale, l’Amministrazione statale cinese dell’industria e del commercio, rende tutto molto più grave.
Cosa ha risposta Alibaba
«Le azioni di Alibaba – come riportato dal China Daily – sono scese pesantemente a New York, chiudendo mercoledì a 98,45 dollari, in calo di 4,49 dollari, pari al 4,36 per cento. E’ il risultato peggiore per Alibaba dal 16 gennaio. Le azioni hanno poi recuperato, per terminare la sessione a 99 dollari alle 9 del mattino, ora di Hong Kong».
Alibaba, dopo le accuse nei confronti del proprio servizio, ha risposto al governo cinese, accusando il report di faziosità e chiedendo una nuova indagine fatta da terzi, in modo da appurare davvero le proprie responsabilità.
Le preoccupazioni di Jack Ma
L’inventore di Alibaba, ormai noto anche fuori dai confini nazionali, è da tempo uno degli uomini più ricchi d’Asia. Ma dopo queste critiche e il tonfo in borsa, il patrimonio di Jack Ma sarebbe diminuito, facendolo retrocedere dalle classifiche dei miliardari. In realtà le vere preoccupazioni di Jack Ma, più che sul proprio patrimonio, che rimane in ogni caso cospicuo, potrebbero essere altre.
Le accuse del governo sono sempre pericolose, perché si sa che in Cina il successo, a volte, deve essere gestito con il potere. E non sono pochi i miliardari caduti nella trappola dei politici, o spazzati via da un vento improvvisamente contrario.
[Scritto per East]