Modello Shanghai batte modello Chongqing

In by Simone

In un articolo il Quotidiano del popolo ha elogiato Yu Zhengsheng, capo del Partito di Shanghai. Nel criptico mondo della politica cinese questo potrebbe essere il primo passo verso un posto nel Comitato permanente del Politburo. O forse no. In questa fase della politica cinese, fatta di lotta interna e scontri tra fazioni, il Quotidiano del popolo ha elogiato il costante sviluppo della ricca Shanghai, sottolineando le responsabilità del capo del Partito della città, Yu Zhengsheng.

Si tratta di lodi che secondo gli analisti politici precludono a una possibilità di accesso, da parte di Yu, alla commissione permanente del Politburo che il prossimo ottobre rinnoverà sette dei nove membri. Un’apologia che mette a confronto il principino in auge con quello ormai caduto, l’“anticonformista” Bo Xilai, sempre lui.

Secondo il South China Morning Post, l’articolo del Quotidiano del Popolo, il giornale ufficiale del Partito comunista cinese, è “un’approvazione evidente dei risultati politici di Yu nel centro finanziario del paese da quando ha preso il posto del suo predecessore poco dopo l’ultimo Congresso Nazionale del Partito cinque anni fa.

Il sostegno del giornale di Partito arriva in un momento delicato, dopo la tempesta politica che ha tirato giù Bo Xilai dal trono di Chongqing".

La rimozione di Bo “è stata ampiamente considerata come un notevole passo indietro per la sinistra conservatrice, il cui ritorno negli ultimi anni è stato ampiamente considerato come una minaccia alle riforme di Pechino e alle politiche di apertura della Cina”.

L’articolo, intitolato “Shanghai si impegna per il successo nella trasformazione e nello sviluppo”, non ha fatto menzione del modello di Chongqing, almeno chiaramente.

Secondo analisti politici, però, gli elogi al modello di Shanghai sono da leggere in contrasto con quello portato avanti dell’ex leader Bo Xilai. “Shanghai, che è sempre stata in prima linea nella riforma e apertura, ha ancora una volta tenuto in alto gli approfondimenti della riforma e le aperture più ampie verso il mondo esterno”.

Yu, che compirà 67 anni questo mese, “è stato apparentemente favorito dai vertici politici grazie al suo profilo relativamente basso rispetto a Bo Xilai, che di rado ha nascosto la sua ambizione di voler afferrare un posto nel potente Comitato permanente del Politburo”.

Anche se a parere degli analisti è troppo presto per dire se Yu potrebbe essere uno dei prossimi nove membri, tutti hanno convenuto che la lode del giornale di Partito è inusuale e politicamente molto significativa per la sua carriera.

Qualcuno ha notato che anche l’attuale vice presidente Xi Jinping, il prossimo leader del paese, ha ricevuto “simili elogi dal giornale per il suo lavoro in sei mesi di mandato, prima di essere promosso, all’epoca, al vertice di Shanghai”.

Lo storico pechinese Zhang Lifan ha detto che le lodi per Yu potrebbero anche essere viste come elogi indiretti per Xi, “cui sono riconosciuti i meriti per i successi di Shanghai”.

Johnny Lau Yui-siu, un osservatore delle vicende cinesi, ha però avvertito di non sopravalutare l’articolo del Quotidiano del Popolo. Al South China Morning Post ha spiegato che “nonostante l’articolo esalti le qualità di Yu, potrebbe anche rappresentare un verdetto ufficiale su di lui, prima di un suo potenziale ritiro”.

[Scritto per Lettera 43; Foto Credits: fantom-xp.com]