Il fenomeno dei social network non si ferma davanti a nulla: non c’è dittatura, censura o propaganda che tenga. E a Pechino lo sanno bene. In Cina infatti social network non è sinonimo di Facebook – per altro bloccato perché veicola informazioni non armonizzate – e non volendo privare i giovani netizen cinesi del piacere dell’ozio e del relax d’ufficio, si è fatto largo nel web cinese il clone festoso della creatura di Zuckerberg: Kaixinwang, “la rete della felicità”.
Kaixinwang è un social network primitivo, come il Facebook dei primi pionieri sociali, quelli dei poke e dei regalini digitali ai compagni delle elementari, quando ancora non c’era l’attivismo impegnato, l’informazione social e il giornalismo in tempo reale. La rete della felicità cinese è rimasta ancorata a quell’epoca: accedendo al social network, ci si può solo divertire, non c’è spazio per la critica o per l’informazione libera. Le uniche pagine delle news accettate sono quelle nazionali, garanzia di un’informazione normalizzata seguendo i diktat del Partito.
La homepage di Kaixinwang sembra una caricatura di Facebook: sostanzialmente identica all’originale americano, cambiano solo i colori e l’aggiunta di un simpatico pupazzetto mascotte della rete, una stella dorata sorridente su campo rosso. Sulla colonna sinistra, i pulsanti animati indicano gli strumenti standard forniti all’utente: foto, i poke, diario, posta, regalini digitali e, peculiarità del social network cinese, la pagina dedicata alla musica.
Cliccando sulle eloquenti cuffie grigie, si carica la classifica dei singoli e degli album del giorno, perennemente presidiata dal pop melodico coreano o di Hong Kong. Tutte le canzoni sono ascoltabili e scaricabili gratuitamente e il database, di primo acchito, sembra sterminato.
Inserendo – ad esempio – la chiave di ricerca “Francesco Guccini”, emerito sconosciuto nella Repubblica Popolare, il menù a tendina mostra tutto il repertorio del cantautore. Cliccando su “Eskimo”, spunta il player integrato di Kaixinwang e partono i primi applausi della versione del Guccini Live Collection del 1998.
I vip ed il gossip non potevano assolutamente mancare, e nelle pagine dei fan sono gli attori ed i cantanti a farla da padrone: nella sezione “intrattenimento”, il primo faccione sorridente è quello di Jackie Chan, il celebre attore di Hong Kong che qui in Cina si fa chiamare Cheng Long. Con il suo status “l’unione fa la forza”, vanta 1.582.111 amici.
Ma la vera attrattiva di Kaixinwang sono i giochi online: valutando attentamente le abitudini dei cinesi che lavorano negli uffici, il gioco del momento sembra essere Kaixin Canting, “Il ristorante della felicità”, sempre per restare in tema e non esagerare con l’inventiva. La grafica è accattivante e il compito di gestire il proprio ristorante con l’aiuto della cerchia di amici del network è una calamita per l’impiegato medio cinese, incollato alla poltrona a scambiare tavoli e ricette col collega dirimpettaio.
Insomma, il social network mandarino è probabilmente la realizzazione più vicina dell’obiettivo dichiarato del governo cinese: la creazione della “società armoniosa”, completamente omologata al pensiero comune, dove cinesi felici e spensierati avrebbero vissuto fianco a fianco nella gioia globale.
In Cina, oggi, tutto questo è a distanza di un clic.
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