Mentre il 6 luglio Tenzin Gyatso si accinge a festeggiare i suoi 90 anni, il dilemma della successione torna al centro del dibattito. Tutto lascia pensare a un futuro con due Dalai Lama: uno fedele alla Cina e uno riconosciuto dalla comunità tibetana in esilio. Il passaggio delle consegne comporterà una minore visibilità del buddhismo all’estero, dove Tenzin Gyatso viene considerato un simbolo della resistenza tibetana fin dagli anni ’50? Lo abbiamo chiesto a Robert Barnett, docente presso la School of Oriental and African Studies di Londra e tra i massimi esperti di Tibet.
Dopo Xi Jinping
Dal marzo 2018, un emendamento della costituzione cinese esonera la carica di presidente da qualsiasi restrizione temporale. E’ quindi molto probabile che Xi non lascerà l’incarico nel 2023. Ambizioni personali a parte, le mosse di Xi rivelano da una parte la volontà di ridare lustro all’establishment comunista, affetto dalla corruzione dilagante e sempre più lontana dalle masse.