Da mesi l’esercito birmano presidia lo stato di Rakhine, dove vivono i rohingya minoranza musulmana non riconosciuta del Bangladesh. La foto di un bambino morto nella fuga verso il Bangladesh ha rivelato al mondo l’entità della persecuzione. E ora la comunità internazionale chiede al premio Nobel Aung San Suu Kyi, ministro degli Esteri, di fermare le violenze.