Quella sulle deportazioni dei clandestini era stata tra le tante collaborazioni sospese unilateralmente da Pechino in risposta alla visita dell’ex speaker della Camera Nancy Pelosi a Taiwan nell’agosto 2022. Secondo il New York Times, da allora oltre 100.000 migranti cinesi residenti negli Stati Uniti sono stati sottoposti a ordini di espulsione definitivi. Cosa ha convinto Pechino a cambiare approccio?
Cina e Stati Uniti, prove di distensione prima delle presidenziali americane
Cina e Stati Uniti, prove di distensione. Pechino guarda al voto Usa e sembra sperare in una vittoria Dem per puntare a una “coesistenza pacifica”. “Cina e Stati Uniti sono rivali o partner?” A due mesi dalle presidenziali statunitensi, Pechino si affretta a stabilizzare le relazioni con Washington, sfruttando le poche aperture concesse da un Joe Biden intenzionato a consolidare …
Elezioni Taiwan – Pechino accusa le interferenze straniere
All’annuncio dei risultati, Tsai ha ribadito l’impegno a mantenere lo status quo, smentendo l’intenzione di perseguire un’indipendenza de iure, ma confermando implicitamente la propria contrarietà ad abbracciare il principio “una sola Cina”. Assodata l’inefficacia delle pressioni messe in campo, come reagirà Pechino?
Elezioni Taiwan – Il fantasma di Hong Kong incombe sul voto
Dallo scorso giugno ad oggi, i disordini di Hong Kong si sono imposti sul sentire politico dei taiwanesi: in cima all’agenda non c’è più l’economia, ma la sovranità nazionale. “Oggi Hong Kong, domani Taiwan” volantinano gli universitari: ed è proprio questo che teme la società civile, dal momento che “un paese, due sistemi” – il modello adottato nell’ex-colonia britannica – è la regola d’oro con cui Pechino immagina di governare anche Taiwan